Giovanni Raffaelli morto, ha fatto il pane per 52 anni

Stroncato da un infarto martedì scorso a 76 anni. Dal forno in via Castelfidardo fino al meritato riposo del 2011

Giovanni Raffaelli, oggi alle 15 i funerali a S. Veneranda

Giovanni Raffaelli, oggi alle 15 i funerali a S. Veneranda

Pesaro, 21 aprile 2022 - Lascia i due figli Raffaele e Massimo assieme ai nipoti Linda, Anna e Marco e la moglie e compagna di una vita Silvana. Un ultimo saluto difficile quello rivolto a Giovanni Raffaelli, deceduto a causa di un infarto nel pomeriggio dello scorso martedì, panettiere da una vita e conosciuto in città proprio per i suoi 52 anni di attività nel mondo dell’arte bianca, un ambiente che è sempre stato più di una passione per il 76enne pesarese.

Un mestiere che ha tramandato anche a suo figlio Raffaele, ora titolare del ‘Polvere di Caffè’ in via Fratti e con altri 4 punti vendita sparsi per tutta la provincia di Pesaro e Urbino.

Un lavoro antico che Giovanni Raffaelli inizia da prima degli anni 70, ma è proprio in quell’anno che riesce a mettersi in proprio assieme al suo socio Gresta. I due decidono di aprire il panificio ‘Raffaelli e Gresta’ in via Castelfidardo coronando così un sogno che Raffaelli ha sempre avuto: quello di fare della sua passione un mestiere.

Negli anni ’90, poi, viene accompagnato in questo lungo percorso dal figlio Raffaele ed insieme, sempre mano nella mano, decidono di aprire il noto forno ‘Raffaelli’, un panificio tutto a conduzione famigliare che affianca padre e figlio nella stessa passione che gli unisce.

"Mio padre mi portava sin da piccolino alla scoperta del mondo del pane. Io sono nato vedendolo lavorare la farina bianca e sentendo l’odore del pane appena sfornato – ha raccontato Raffaele Raffaelli, figlio di Giovanni Raffaelli -. Non solo mi ha fatto conoscere e amare questo mestiere, ma l’ho vissuto con lui al mio fianco fino alla sua pensione. Mi è sempre stato accanto e non mi ha mai abbandonato, nemmeno nei momenti più difficili perché questo non era solo il suo lavoro ma anche e soprattutto la sua passione".

È nel 2011 però che anche per Giovanni Raffaelli arriva il meritato riposo: "È andato in pensione ma non ci ha mai lasciato, veniva sempre e comunque a dare il suo contributo. Me lo diceva sempre – aggiunge il figlio Raffaele – che era fiero di me e dei miei traguardi, ma anche di mio fratello, seppur aveva intrapreso una strada differente dalla nostra. È sempre stato un padre esemplare e non potevamo chiedere uomo migliore nella nostra vita. I nipoti, noi figli e la sua amata moglie Silvana lo ameranno per sempre".

Oggi nella chiesa di Santa Veneranda, alle ore 15, si terranno i funerali e "invitiamo tutti, conoscenti e amici, a stringersi assieme a noi nell’ultimo saluto al mio caro papà – ha concluso Raffaele Raffaelli -. Sappiamo che in tanti lo ricorderanno con affetto, proprio come faremo noi".