
Diversi non sapevano come tornare in spiaggia una volta parcheggiato. Una trentina i verbali per divieto di sosta. Ma ora almeno i marciapiedi sono più liberi. Il sopralluogo del sindaco Biancani.
E’ partita ieri la nuova sperimentazione che ha portato l’apertura ai soli scooter del "vecchio" sottopasso della ferrovia, che da viale Trieste (lato Fano) porta al parcheggio del Santa Marta, pensata dall’amministrazione per combattere la sosta selvaggia sui marciapiedi della zona. Una giornata abbastanza complessa, soprattutto per la Polizia Locale ma anche per la Protezione civile, che dal primo pomeriggio era posizionata vicino al sottopasso per regolamentare e dare indicazioni su come affrontare il nuovo percorso. Erano tanti infatti i cittadini che una volta arrivati in fondo al viale, non avevano ancora compreso come fare per arrivare al Santa Marta, ma soprattutto come ritornare poi verso la zona mare una volta parcheggiato. Perché il "vecchio" sottopasso è attraversabile solo a senso unico (dal viale alla Nazionale) e soltanto in scooter (di piccole dimensioni), mentre per tornare a piedi verso la spiaggia bisogna obbligatoriamente utilizzare il "nuovo" sottopasso ciclo-pedonale.
La nuova soluzione, insieme alla presenza costante e all’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Municipale, ha sicuramente portato ad un risultato: il drastico calo del numero di scooter parcheggiati sui marciapiedi. Nonostante questo, attraverso un intervento mirato, la Polizia Locale ha effettuato circa una trentina di multe a scooter parcheggiati tra la sosta vietata all’ingresso del percorso ciclo-pedonale, quella sulle strisce pedonali e sul marciapiede. Se da ieri i motorini possono utilizzare il vecchio tunnel, l’area di sosta del Santa Marta, che può accogliere circa 400 mezzi a due ruote, è comunque raggiungibile per tutti (moto e scooter) direttamente dalla SS16. In tarda mattinata, per toccare con mano l’avvio della sperimentazione, era presente anche il sindaco Andrea Biancani: "Ad oggi – dice - in viale Trieste non abbiamo altre possibilità per realizzare nuove aree di sosta per gli scooter, quindi l’idea che ci è venuta è stata quella di utilizzare il ’vecchio’ tunnel che fino a qualche anno fa (anche se era vietato) veniva utilizzato da pedoni, biciclette e motorini. Oggi abbiamo pensato di riaprirlo solo ai motorini con dimensioni limitate perché capisco che se un ragazzo con lo scooter è arrivato fino in fondo al viale e non trova parcheggio, per tornare indietro all’area del Santa Marta dovrebbe fare un giro molto lungo. Invece così gli basterà passare nel tunnel". Come? "Una volta attraversato – aggiunge il sindaco – sbucherà sulla pista ciclopedonale, dove un percorso delimitato da new jersey di cemento, condurrà i motorini all’ingresso del parcheggio dell’Alberghiero. Abbiamo diviso le corsie, per garantire la sicurezza: da una parte passano gli scooter e dall’altra pedoni e ciclisti. In questo modo di certo è stata ridotta la carreggiata della pista ciclabile (ma per pochi metri) – aggiunge – ma a Fosso Sejore, dove c’è la strettoia, è larga 1 metro mentre qui è rimasto 1,70 metri".