Movida coronavirus Pesaro, ressa in 3 locali. Multa e chiusura

La polizia e la municipale hanno sanzionato i gestori di bar e ritrovi per non aver garantito il distanziamento dei loro clienti

L’assembramento dell’altra sera in viale Trieste: nessuno indossava mascherine

L’assembramento dell’altra sera in viale Trieste: nessuno indossava mascherine

Pesaro, 6 luglio 2020 - Coronavirus cosa? Nel fine settimana a Pesaro, si è parlato di tutto meno che della paura di rimanere contagiati dal covid-19. Migliaia di persone hanno inondato la zona di mare. Di giorno, sono stati presi d’assalto gli ombrelloni, di notte i locali di viale Trieste e Baia Flaminia. Il guaio è che gli avventori hanno esagerato con l’ottimismo, con abbracci, baci, salti e giochi. E questo è stato notato, se non dalla nuvola invisibile del virus, sicuramente dagli agenti anche in borghese di polizia e municipale. Che hanno preso nota. E la conseguenza immediata è questa: tre locali di viale Trieste sono stati multati di 400 euro ed è stata inviata una relazione alla prefettura chiedendone la chiusura fino ad mese per violazione anticovid, in particolare per quanto riguarda l’assembramento a meno di un metro delle persone. "Non c’è stata alcuna avvertenza per mitigare il pericolo del contagio – hanno spiegato gli inquirenti – e i locali sono responsabili di non aver effettuato alcun tentativo di garantire la sicurezza". Tra le varie regole da rispettare, c’era anche quella della mascherina da indossare nella zona mare dalle 18 alle 6 della mattina dopo durante il fine settimana: "Non ce l’aveva nessuno – hanno spiegato le forze dell’ordine – e non potevamo sanzionare una persona tra mille. Così l’obbligo della mascherina si è persa nel vento mentre ha fatto colpo agli occhi di chi doveva controllare l’assembramento delle persone che non avevano alcun ricordo del virus in cui siamo ancora immersi seppur con notevoli differenze rispetto a due mesi fa.

Gli accertamenti della polizia sono iniziati da piazzale D’Annunzio fino al porto individuando in particolare quei locali che non hanno tenuto conto di alcun divieto di assembramento. Quando gli agenti si sono presentati intorno a mezzanotte e mezza ai gestori per elevare la sanzione, si sono sentiti rispondere che non dovevano interferire né complicare le cose dopo i tre mesi di blocco. Insomma, dovevano girare al largo. E questo atteggiamento ha complicato davvero le cose per il gestore al quale le forze dell’ordine hanno annunciato la volontà di farlo chiudere per un mese. La decisione comunque spetterà al prefetto. Non ci sono state multe per il mancato utilizzo delle mascherine. Probabilmente, vista la plateale violazione dell’ordinanza per l’impossibilità di farla rispettare, potrebbe rivelarsi superata perché inapplicabile

ro.da.