
Movida, incontro gestori e Comune: "Feste in spiaggia? Impossibili"
"Movida, balli proibiti e dintorni": la questione è tutt’altro che archiviata. Oggi, alle 11,30, ci sarà un incontro tra l’amministrazione comunale e i titolari delle due attività operanti a Baia Flaminia, colte in fallo, dalla polizia locale una settimana fa. In un caso, la municipale ha riscontrato che un locale, sprovvisto di valutazione di impatto acustico, comunque diffondeva musica all’esterno. Nel secondo caso il locale, diverso dal precedente, aveva delle grandi casse acustiche installate, senza le necessarie autorizzazioni.
Dalla polizia locale nessun verbale è stato fatto, ma c’è stato un avvertimento bonario e un richiamo al rispetto delle regole che ad oggi, come evidenzia il consigliere di opposizione comunale Marco Lanzi, non lasciano margini di manovra a chi voglia organizzare feste danzanti in spiaggia. "Semplicemente – va al sodo Lanzi – non si può. In definitiva, allo stato attuale, svolgere feste danzanti in spiaggia non è possibile". Le ragioni sono tutte nelle norme di Pubblica sicurezza ricordate anche nell’articolo di ieri. A Lanzi, oggi preme ribadire come vada affrontata la questione: "Mi aspetto che si ripristini un principio fondamentale e cioè che le regole devono valere per tutti – dice –. Come vieti ai locali della Baia di organizzare e pubblicizzare serate danzanti altrettanto devi fare con tutti gli altri locali compresi gli stabilimenti balneari. Non possono esistere due pesi e due misure. Tutti devono rispettare le norme, è ora di dire basta ai cosiddetti furbetti che sotto gli occhi di tutti violano le norme".
All’incontro di oggi dovrebbero esserci il sindaco Biancani e gli assessori Sara Mengucci e Riccardo Pozzi. Non sono state invitate le associazioni di categoria che però hanno ben chiaro cosa vorrebbero che dalla riunione emergesse. Tanto il direttore generale di Confesercenti, Alessandro Licurgo, quanto Agnese Trufelli, vicedirettore Confcommercio Marchenord, si aspettano che sindaco e giunta ribadiscano l’importanza di rispettare, tutti, nessuno escluso le regole, "senza dividere – osserva Trufelli - il mondo tra furbi (chi organizza feste danzanti senza farsi carico degli oneri legati alla sicurezza) e i fessi (che hanno sostenuto tutti i costi per garantire il grado di sicurezza imposto dalla legge)". "E’ necessario– dice Licurgo – non transigere nel rispetto sia della legge che dei colleghi. E’ vero però che le leggi, rispetto al mercato attuale, sono anacronistiche. Capiamo che il mondo è cambiato. Allora avrebbe senso fare uno sforzo, tutti insieme, associazioni e istituzioni, per fare fronte comune e premere per modificare la legge: è giusto elaborare una proposta da portare in Regione e poi in Parlamento.
Solidea Vitali Rosati