
Per una masterclass sul Rinascimento sono arrivati ragazzi da Giappone, Svizzera, Messico e Perù
Da Giappone, Svizzera, Messico e Perù fino a Urbino per dei momenti di formazione culturale incentrati sulla musica. Le iniziative organizzate dall’Associazione corale di Santa Cecilia, con il contributo di Erdis Marche, hanno richiamato studenti universitari e allievi dei conservatori non solo da varie regioni italiane, ma anche da altri continenti. L’ultima, che si è conclusa il 5 maggio, è stata la masterclass di tre giorni “J’ay pris Amours – alle origini dell’editoria musicale“, tenuta dal Maestro Dietro Fratelli (Conservatorio di Lugano) sul repertorio di XV e XVI secolo. Un momento di formazione di altissimo livello, che ha portato i partecipanti a scoprire i segreti della prassi esecutiva storica della musica antica e rinascimentale. Inoltre, nelle due conferenze pubbliche, Fratelli ha preso in esame “La Déploration sur la mort d’Okeghem“, musica di Josquin riportata sul Medici Codex (manoscritto del Medici, duca di Urbino dal 1516 al 1519) e le connessioni tra musica, scienza ed astronomia, riferendosi ad antichi trattati.
Gli eventi erano cominciati a marzo, con gli incontri “Capire la voce, le connessioni tra canto e logopedia“, tenuti da Martina Rosa, anche in quel caso con grande partecipazione.
"Queste iniziative rientrano pienamente nella missione culturale dell’associazione – spiega il presidente, Gianfranco Bonaventura –, che è volta alla valorizzazione del patrimonio musicale vocale, in particolar modo di quello legato alla figura del duca Federico da Montefeltro e alla gloriosa tradizione della corte urbinate".
n. p.