MARIA RITA TONTI
Cronaca

Musica e arti per l’umanità. Dal diritto alle note: così si rinasce

Due iniziative con la riflessione giuridica a Palazzo Gradari e la parte musicale che si farà a teatro.

Da sinistra, Mancini, Vimini, Valenti, Micaletti e Galli

Da sinistra, Mancini, Vimini, Valenti, Micaletti e Galli

Si terrà a Pesaro sabato 31 la giornata conclusiva della 4ª edizione del convegno “Musica e arti per i diritti umani – Giornate internazionali di studi giuridici interdisciplinari“ che conta, fra gli altri, sul patrocinio del Senato della Repubblica. Due gli eventi in programma in città: la sessione mattutina a Palazzo Gradari (Salone “Antonia Pallerini“, ore 10), conclusiva dell’attività di riflessione giuridica sul tema dei diritti umani, e alle ore 19, al Teatro Rossini, il concerto dell’Orchestra e Coro dell’Associazione LiberaMusica, diretti da Santiago Ossa Alzate, promosso da Ente Concerti.

"Il convegno – sottolinea il professor Alessandro Valenti, curatore scientifico e ideatore del progetto – va in una duplice direzione: da una parte la connessione fra musica, arti e diritti si ha pensando alla libertà di espressione artistica: è un diritto umano, oggi così difficile da esercitare in alcune parti del mondo. Per quello che riguarda la riflessione e quello che le arti e i diritti umani possono fare come strumento di promozione e di propaganda bisogna considerare che entrambi hanno la stessa caratteristica: parlano un linguaggio universale".

La musica e le arti hanno rappresentato negli ultimi cinquanta anni un importante mezzo di promozione dei diritti umani. La creatività degli artisti impegnati per l’affermazione dei diritti fondamentali ha contribuito a rafforzare in tante parti del mondo i valori universali che esigono un rispetto assoluto in quanto cardine imprescindibile della dignità dell’essere umano. Per questo la manifestazione propone una riflessione a più voci – giuristi, economisti, filosofi, sociologi, critici d’arte, artisti, musicologi – sugli aspetti più rilevanti dei diritti universali e su quella generazione di artisti che nella musica e in altre espressioni hanno offerto il loro contributo a sostegno dei diritti umani. Emblematica in questo senso l’opera/installazione di Monica Folegatti, “UDHR Article 17“, un’opera che apre a nuove e diverse visioni, che verrà presentata nella mattinata di sabato da Antonella Micaletti, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. La serata al Teatro Rossini sarà anche l’occasione per premiare, con il riconoscimento “Percorsi per i Diritti Umani“, tre personalità che hanno testimoniato con la loro professione l’impegno sui valori che hanno ispirato le Carte internazionali sui diritti umani: il giornalista Domenico Iannacone, il giurista Luca Mezzetti e l’attrice e attivista iraniana Sadaf Baghbani.

Maria Rita Tonti