Musica e danza al porto. C’è chi ha iniziato all’alba

Oltre 300 persone per assistere allo spettacolo con la ballerina italo-giapponese

Musica e danza al porto. C’è chi ha iniziato all’alba

La danza di Masako Matshuhita, performer italo giapponese, all’alba del 15

Un inizio di Ferragosto singolare a Pesaro: oltre 300 persone, soprattutto donne, giovedì scorso, al sorgere del sole, alle ore 5.45, hanno assistito alla performance tra musica e danza dinanzi alla scultura di Eliseo Mattiacci al porto, "Riflesso dell’Ordine Cosmico". Al riguardo il direttore d’orchestra Mattia Dattolo, membro della Camerata degli Ammutinati ha diretto Giovanna Virgili al sassofono, Gianmarco Petrucci e Gabriele Petrucci alle percussioni in un’opera da lui composta per l’occasione, "Thysia", liturgia cosmica in sette movimenti e tre interludi per percussioni, sassofono e danzatrice. A danzare Masako Matshuhita, classe 1986, performer italo giapponese di fama internazionale.

"’Lo spazio in ascolto. La voce della scultura’ è un’iniziativa nata quattro anni fa su impulso del nostro socio onorario, nonché membro del direttivo dell’Archivio Loreno Sguanci, Gabriele Laghi, titolare di Sistemi Klein, sponsor dell’evento", ha rimarcato Stefano Gottin, presidente WunderKammer Opera Pesaro -. "Affiancare il linguaggio della scultura e quello della musica potrebbe sembrare un’operazione ambiziosa – ha precisato Paolo Marzocchi, direttore artistico di WKO -. Riflesso dell’Ordine Cosmico, la scultura penzata da Mattiacci per essere ammirata all’alba, si trova in un luogo privilegiato, lontana dall’abitato, uno spazio dove l’opera inedita composta da Dattolo, accanto alla danzatrice Masako Matsushita, ha trovato un contesto ideale". "La parola d’ordine di questo evento è proprio sinergia: nella composizione c’è un dialogo continuo tra il movimento, la danza e i suoni, anche quelli circostanti, come il rumore del mare, in una sorta di cassa di risonanza della natura – ha aggiunto Dattolo compositore di Thysia - una sinergia che coinvolge anche la scultura stessa".

"Il binomio tra danza e scultura è la fusione tra due forme d’arte che sebbene tradizionalmente separate, condividono lo stesso substrato, rappresentato dall’intimo rapporto che hanno con lo spazio", ha commentato Masako Matsushita.

Luigi Diotalevi