FANO
di Anna Marchetti
"Nel centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti (si celebra il 10 giugno 2024) si revochi la cittadinanza onoraria di Fano a Benito Mussolini". E’ la richiesta avanzata all’inizio di dicembre dall’ex assessore Dino Zacchilli, al sindaco Massimo Seri e all’assessore alla Memoria Samuele Mascarin. Richiesta condivisa da subito da Mascarin che si è già attivato con il segretario generale per capire l’iter da seguire. "Visto il valore simbolico di un tale decisione – commenta l’assessore – penso sia corretto si pronunci il consiglio comunale magari attraverso un ordine del giorno. Credo inoltre abbia senso farlo a giugno in coincidenza con il centenario della morte di Matteotti".
Nella lettera inviata agli amministratori, Zacchilli chiarisce le ragioni della sua richiesta e allega tutti i documenti sulla seduta del consiglio comunale del 24 maggio 1924 con cui fu attribuita la cittadinanza onoraria a Mussolini, fatto di cui sono a conoscenza ben pochi fanesi. Un’iniziativa, quella proposta dall’ex amministratore "che, dati i tempi, sarebbe politicamente forse ancor più significativa e necessaria per onorare davvero la memoria di Giacomo Matteotti". "Il 24 maggio 1924 – ricorda Zacchilli – si riunisce per la prima volta, a Roma, il nuovo Parlamento italiano, nato dalle elezioni politiche del 6 aprile, dove la lista nazionale fascista ha ottenuto la stragrande maggioranza dei seggi. Il 30 maggio e nei giorni successivi Giacomo Matteotti interviene alla Camera per chiedere la verifica degli eletti, per denunciare i brogli elettorali e le violenze contro i candidati socialisti, per contestare il bilancio falso dello Stato. Si appresta anche a documentare e svelare la corruzione del neonato regime ma il 10 giugno viene fermato, rapito e massacrato dalla squadraccia fascista di Amerigo Dumini, delitto politico di cui Mussolini si assumerà poi, solennemente, in Parlamento, tutta la responsabilità".
E proprio il 24 maggio 1924, coincidenza singolare, "mentre a Roma – prosegue Zacchilli – il nuovo potere fascista si insedia in Parlamento e sta per macchiarsi le mani col sangue di Giacomo Matteotti, a Fano il Consiglio comunale, in seduta solenne, forse ansioso di dichiarare la sua fiducia e la sua totale adesione al duce, in un tripudio di ‘Eia, Eia, Alalà!’, come si può leggere nel verbale di quella seduta, concede a Benito Mussolini la cittadinanza onoraria della città della Fortuna". Il verbale della seduta straordinaria del consiglio comunale del 24 maggio 1924 riporta le parole pronunciate dall’allora sindaco con le quali motiva l’attribuzione del riconoscimento: "E’ dovere e vanto di ogni famiglia di rendere omaggio e onore al proprio figlio, il quale abbia ben meritato della pubblica stima. E’ quindi dovere e vanto di noi Italiani di salutare con orgoglio il più alto rappresentante vivente di nostra stirpe, Benito Mussolini". Parole che cent’anni dopo, e non da oggi, suonano a dir poco stridenti.