Saranno un Natale e un Santo Stefano senza guardia medica per Mondolfo e Mondavio. In entrambi i presidi, dalle ore 20 della vigilia alle 20 del 26 dicembre tutti e quattro i turni della continuità assistenziale risultano scoperti. E sempre in Valcesano va di poco meglio a Pergola, dove nello stesso lasso temporale il dottore sarà presente una sola volta: la notte tra il 25 e il 26. Carenze non da poco, soprattutto quelle di Mondolfo e Mondavio (nella città dei Bronzi c’è almeno il ‘salvagente’ del Ppi dell’ospedale), perché in contemporanea rimangono senza servizio non solo i cittadini dei due comuni, che sono circa 18mila, ma anche quelli di San Costanzo, Monte Porzio e Terre Roveresche, che sono altri 13mila. E tutto ciò avrà una conseguenza quasi inevitabile: a dover sopportare il peso di oltre 30mila persone senza dottore di riferimento sarà con tutta probabilità il pronto soccorso di Fano.
Questi turni scoperti s’inseriscono in un quadro complessivo del mese di dicembre che fa segnare, rispetto a novembre, un miglioramento per Mondolfo e un peggioramento per Pergola e Mondavio. Nella ‘città a balcone sul mare’, infatti, dopo un mese scorso ‘horribilis’, con soli 3 turni coperti, per dicembre se ne contano 22 su 45 totali, quasi il 50%. A Pergola i turni coperti sono 11 su 45: di cui 1 solo diurno, quello di domani, e 10 notturni, tra i quali la notte tra Natale e Santo Stefano. La percentuale complessiva di presenze del medico è del 24,5%, rispetto al 28% di novembre. A Mondavio, dove l’ambulatorio della continuità assistenziale è al distretto sanitario di via Roma, i turni coperti sono 27, pari al 60% del totale, con una flessione del 7% rispetto al mese scorso; ma a conti fatti, è comunque, il presidio, fra i tre cesanensi, col medico più presente.
Sandro Franceschetti