Natale in bianco, la pioggia uccide lo shopping

Chiusure anticipate delle attività e desolazione. L’allarme di Confesercenti: "Poche compere e non c’è gente che passeggia in centro"

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Piove sul bagnato in centro storico. E’ un Natale di chiusure anticipate delle attività e di desolazione, quello che si respira nel cuore della città. Negozi semideserti, bar e ristoranti vuoti (alcuni hanno deciso di aprire le porte solo il weekend) e poco passeggio anche tra le bancarelle del mercatino natalizio al Pincio. Le piogge copiose di queste ultime settimane poi fanno il resto.

"Il Natale in città deve ancora decollare ed ora ci si mette anche il cattivo tempo a peggiorare la situazione - dichiara il direttore di Confesercenti Fano, Matteo Radicchi - In questi giorni ci stanno arrivando numerose lamentele dai commercianti, in particolare da quelli del centro storico fortemente penalizzati dalle condizioni meteo. Ci dicono che non solo non c’è gente intenzionata a fare shopping, ma non c’è proprio gente che passeggia in centro. Mancano 10 giorni a Natale e questa situazione li getta nello sconforto perché in generale, dopo i mesi duri di ottobre e novembre in cui la spesa delle famiglie ogni anno si riduce fisiologicamente, i commercianti aspettano da sempre il periodo natalizio per movimentare il lavoro". Le lamentele arrivate fanno riferimento anche ad una città "morta" a causa delle luminarie drasticamente ridotte (la crisi purtroppo colpisce anche gli enti pubblici) e l’assenza di musica per le vie del centro. I dati elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio, invece, spiegano empiricamente la situazione mostrando come caro bollette ed inflazione quest’anno sono pronte a spazzare via le tredicesime dei fanesi, con ripercussioni pesanti non solo sotto l’albero ma anche sulle tavole del Natale. Se non le sparecchierà, di sicuro sta imponendo sacrifici alle famiglie perché al momento soffrono la carenza di clientela anche i negozi di generi alimentari del centro, che hanno ancora tutti gli scaffali pieni di cotechini, lenticchie, zamponi, torroni e dolci Natalizi. "Cautela" però è la parola d’ordine che filtra dal sondaggio realizzato da Format: "Dicembre – spiega Barbara Marcolini, presidente Confcommercio Fano - si conferma il mese più importante dell’anno per i consumi ma il clima di fiducia delle famiglie in calo, la forte ripresa dell’inflazione e i rincari delle bollette rischiano di ridurre la quota di tredicesima tradizionalmente destinata alla spesa per i regali di Natale che quest’anno si confermerà intorno ai 160 euro pro capite sostanzialmente in linea con lo scorso anno".

Più precisamente si spenderanno in termini pro capite 158 euro, rispetto ai 164 dello scorso anno, -8% rispetto al 2019 e oltre il 36% in meno rispetto al 2009. Dove? Soprattutto su Amazon e nei discount, sempre secondo lo studio. "Purtroppo la comodità della consegna a casa per quanto riguarda gli acquisti online e dei parcheggi nei centri commerciali, fa sì che la gente li preferisca al centro storico - conclude Radicchi -. Come Confesercenti però invitiamo i fanesi ad aiutare i negozi di vicinato, a dare importanza al rapporto umano che c’è tra venditore e cliente, a ricordare che nei negozi di quartiere lavorano le nostre famiglie. Anche in centro storico ci sono parcheggi accessibili, non solo quelli a pagamento intorno alle mura, ma anche il parcheggio di piazza Andrea Costa (mercato delle erbe), dietro l’Acqua e Sapone… uno magari non ci pensare, ma sono ad un tiro di schioppo dalle attività".

Tiziana Petrelli