Natale con i tuoi, ma a Pesaro il pranzo è al ristorante: "Siamo a livelli pre Covid"

Menù da 35 (carne) a 70 euro (pesce). Lo ’storico’ Uldergo: "Nel 2021 eravamo rimasti chiusi, ma quest’anno è già tutto esaurito"

 Uldergo dell’omonimo ristorante

Uldergo dell’omonimo ristorante

Pesaro, 20 dicembre 2022 - Il detto recita: "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi". Ma quante  persone decidono di passare il 25 dicembre al ristorante come si faceva in massa in epoca pre covid? Dopo due anni di pesanti restrizioni i ristoratori, anche nella nostra provincia, iniziano a rivedere pieni i propri locali, e molte persone sono tornate a spendere nonostante la crisi. Natale 2020, che era trascorso in zona rossa, ha cancellato ogni tipo di festa con parenti e amici. Nel 2021, invece, sono stati 4,4 milioni (dati Fipe) gli italiani che, con green pass rafforzato e mascherine, hanno deciso di pranzare o cenare “fuori”, 500mila in meno rispetto al pre covid nel 2019.

Quest’anno si torna al ristorante senza limitazioni e, sebbene molti locali del pesarese abbiano deciso di tenere chiuso, c’è chi per il giorno di Natale ha il tutto esaurito da tempo.

Come Duilio Mencaroni, titolare del Giro di Boa in Viale Trieste. "Per Natale proponiamo un menù di pesce a 45 euro e uno di carne a 38 euro. Quest’anno la gente ha prenotato molto prima, ed è pure disposta a spendere quei 10 euro in più".

Anche il ristorante La Baita di Gina e Tony, nella strada tra i due porti, è pronto ad accogliere circa 80 persone dopo che a Natale, negli ultimi due anni, non si è potuto lavorare a pieno regime. "Avremo un menù alla carta. La spesa media dei commensali solitamente è tra i 55 e i 60 euro, tutto compreso, e ci sarà poca variazione di prezzo rispetto agli altri giorni", ha commentato Gina Mengucci.

Menù di pesce anche per lo storico ristorante Uldergo, in via Venturini, a 70 euro. "Siamo pieni da diverso tempo - spiega il titolare Uldergo Antonelli - ma lo scorso anno siamo rimasti chiusi. Negli ultimi tempi abbiamo ritoccato qualche prezzo, ma in generale le persone ora sono portate a spendere di più, quando decidono di uscire non si limitano”. Allo Scudiero, in centro storico, altro pienone. La proposta di pesce a 70 euro (con possibilità di ordinare à la carte) ha attirato clienti che, come nota il titolare Daniele Patti, “vogliono tornare a star bene, mangiare bene e divertirsi, non facendo troppe questioni sul prezzo".

Anche in provincia c’è chi vede il proprio locale nuovamente fiorito. Come il ristorante Cavaliere di Valentina e Barbara Arseni, a San Giorgio di Montecalvo in Foglia, che ha proposto un menù di carne a 35 auro. "Negli anni del covid ci siamo reinventati con asporto e delivery, ma quest’anno accoglieremo oltre 170 clienti. È pieno da settimane, stiamo tornando ai livelli pre covid, con tante tavolate di famiglie, e abbiamo deciso di non aumentare i prezzi".

La tradizione incontra la ricercatezza al Ca’ Virginia Country House di Borgo Massano, dove il menù con il tartufo a 50 euro ha richiamato l’attenzione della clientela locale ma anche di diversi turisti. “Il tartufo diventa per noi una specializzazione, siamo quasi pieni e arrivano ancora richieste - racconta Giacomo Rossi, il proprietario. Se siamo tornati ai livelli pre covid? Sì forse sì, la gente ha voglia di uscire e cercare magari un tipo di ristorazione più curata che non è quella che si fa in casa. La spesa dei clienti è più o meno invariata, se si ricerca un certo tipo di qualità si è anche portati a spendere un po’ di più”. Crisi e difficoltà non fermano quindi i pesaresi, che in queste feste non mancheranno di aprire il portafoglio per godersi finalmente un Natale al ristorante.