REDAZIONE PESARO

Nel 2013 la tragedia. Fu così che nacque quel legame speciale

Andrea Ferri fu ucciso da un suo dipendente

Andrea Ferri fu ucciso da un suo dipendente

Andrea Ferri fu ucciso da un suo dipendente

Michele Ferri, 54 anni, capo del sistema informatico alla Rema, scrive una lettera drammatica a Papa Francesco nell’estate del 2013. Il 4 giugno suo fratello Andrea Ferri è stato freddato a colpi di pistola in via Paterni. Ad ucciderlo è stato Donald Sabanov, macedone, 25 anni al tempo del delitto, dipendente del distributore di benzina, di cui Andrea era titolare: aveva accolto Sabanov quasi come un figlio, in cambio l’altro, per rubargli poche migliaia di euro, lo uccide. Verrà condannato, pene confermate in Cassazione, all’ergastolo, il suo compice, Karim Barj, a 20 anni.

Michele e i famigliari (Andrea lascia la moglie, un figlio piccolo, la madre, Michele) sono devastati dal dolore. La famiglia Ferri ha inanellato negli anni altre tragedie. Dopo l’omicidio, Michele fa l’unica cosa che pensa possa aiutarlo: scrive al papa una lettera, chiedendogli nella sostanza perchè tutte quelle sciagure sono arrivate alla sua famiglia. Papa Francesco gli dirà che non sa dargli una risposta. Ma da allora gli sta vicino e nasce quella amicizia.