ELISABETTA FERRI
Cronaca

Nello Longobardi promette: "Scafati in A1 entro tre anni"

Nello Longobardi annuncia cambiamenti per Scafati: solo tre italiani confermati. Pesaro valuta nuovi acquisti americani.

Nathan Adrian, ex Brindisi e. Forlì, è uno dei profili valutati dallo staff biancorosso

Nathan Adrian, ex Brindisi e. Forlì, è uno dei profili valutati dallo staff biancorosso

Il primo proclama per l’anno prossimo è già arrivato. Lo ha lanciato ieri, nel corso di una conferenza stampa, uno dei patròn più vulcanici nel panorama del basket italiano, Nello Longobardi: "In tre anni riporto Scafati in A1" ha detto. Annunciando anche che farà piazza pulita, cambiando un po’ tutto: la sua intenzione è di mantenere solamente tre dei giocatori italiani: Cinciarini, Miaschi e Zanelli. Dunque, bisognerà fare i conti anche con questa piazza l’anno prossimo, mentre su Pistoia – l’altra retrocessa dalla serie A - ancora non si hanno notizie chiare, se non che una proprietà locale vorrebbe riappropriarsi del club dopo i disastri della gestione-Rowan che hanno portato alla retrocessione. Inoltre, salita Udine, che dovrebbe liberare alcuni italiani validi per la categoria come il ‘cecchino’ Ambrosin, il play Caroti e il lungo Pini, c’è curiosità per capire chi delle formazioni in lotta nei playoff promozione saluterà l’A2. La Fortitudo, che ha vinto garatre contro Canù, è attesa stasera dal quarto match in cui proverà a strappare la bella: era la serie in cui sarebbe incappata la Vuelle, se fosse riuscita a eliminare i bolognesi.

Intanto, uno dei siti specializzati che mette in rete ogni giorno i rumors di mercato, accosta a Pesaro tre nomi americani, tutti con esperienze in Italia e tutti nel ruolo di 4/5, a testimonianza che l’orientamento è quello di spendere almeno un visto su un lungo. Lo staff biancorosso starebbe valutando i profili di Nathan Adrian, Devon Scott ed Emanuel Terry. Adrian, classe ‘95, ex Brindisi e Forlì, è il classico n.4 che apre il campo da fuori: fu votato mvp della serie A2 nella stagione 2022/23, quando giocava coi romagnoli, che furono battuti solo in finale dalla Vanoli Cremona, club che lo ingaggiò poi l’anno successivo al piano di sopra; quest’anno ha giocato in Giappone. Scott, classe ‘94, ha vestito invece la casacca di Torino: più interno come giocatore, ricopre i ruoli sia di 4 che di 5, ma nelle ultime annate ha militato in leghe un po’ meno sotto i radar come Filippine, Corea e Brasile. Infine, Terry, classe ‘96, è un centro vero, che ha vestito le maglie di Trieste (per 13 partite, nel 2023) e di Udine, con cui ha giocato i playoff promozione, sempre nel 2023. Le scelte definitive, naturalmente, sono ancora lontane dall’essere fatte, anche perché prima bisogna definire qual è il budget a disposizione; si tratta insomma del normale lavoro di scouting post-season in cui si guardano decine di giocatori, ma le informazioni raccolte descrivono un chiaro cambio di rotta rispetto alla stagione appena conclusa in cui si era deciso di puntare su due esterni Usa. Una scelta che si è rivelata rischiosa, dato che sotto i tabelloni si è pagato spesso dazio.

Elisabetta Ferri