"Nessuno vada da Salvucci"

Giorgio Londei lancia l’appello: "Si deve disertare l’insediamento a Urbino"

"Nessuno vada  da Salvucci"

"Nessuno vada da Salvucci"

"Mi pare che monsignor Sandro Salvucci si sia reso conto dei non pochi malumori espressi da cattolici e laici dell’Arcidiocesi di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado per la sua unione in persona episcopi di Urbino con Pesaro". Lo sostiene Giorgio Londei (foto), presidente dell’associazione Urbino Capoluogo, commentando le ultime dichiarazioni dell’arcivescovo di Pesaro sulle reazioni alla mancata nomina di un vescovo per Urbino. Dichiarazioni che, secondo Londei, sono diverse rispetto alle precedenti. "Gli stessi toni sono cambiati: non si parla più di proteste montate dalla stampa o strampalate, ora ha menzionato il contadino che semina e il pescatore che rammenda le reti. Premesso ciò, comunque, Salvucci ha dimostrato e dimostra una netta chiusura di fronte alle istanze presentate da più parti, tra cui la richiesta di favorire un incontro con papa Francesco per spiegare le ragioni delle proteste. Stante questo atteggiamento, noi siamo ancora più convinti di non voler essere presenti alla cerimonia d’insediamento del 5 marzo e invitiamo la popolazione a non parteciparvi. Nel frattempo, abbiamo inviato un promemoria al Santo padre, al presidente della Conferenza episcopale italiana e al nunzio apostolico in Italia in merito alle ragioni per cui è necessario che la nostra arcidiocesi rimanga autonoma, col proprio arcivescovo".

n. p.