Nidaa Badwan e 18 clic speciali. Da Gaza a Urbino c’è la “Rinascita“

La performer palestinese ha preparato nella città ducale la sua nuova ricerca fotografica

Nidaa Badwan e 18 clic speciali. Da Gaza a Urbino c’è la “Rinascita“

La performer palestinese ha preparato nella città ducale la sua nuova ricerca fotografica

Urbino non smette di essere fonte di ispirazione e culla di idee per gli artisti internazionali. Nel silenzio e nella penombra di un’antica stanza all’ombra dei torricini, si è da poco conclusa un’importante residenza artistica della fotografa e performer palestinese Nidaa Badwan.

Il set ha prodotto diciotto fotografie che verranno presentate a settembre a Milano nella prestigiosa Galleria Fumagalli, e al contempo è stato anche oggetto di un documentario che racconta sia la biografia della fotografa, sia la genesi e le tappe di quest’ultimo progetto. Il tutto è denominato “Rinascita“. Racconta Badwan: "La prima volta che arrivai a Urbino non mi piacque, ma poi quando me ne sono andata ho capito che dovevo tornare, e qui ormai è la mia casa. È una città che accende per forza la tua parte creativa, con un flusso continuo di giovani artisti che la rinnova sempre: è una città antichissima ma giovanissima".

“Rinascita“ è cominciato nel 2021, una genesi lenta perché meditata: "Il progetto si collega al mio primo lavoro, che fissava in foto alcuni mesi di solitudine nello scuro della mia camera, a Gaza. Qui parlo di emozioni, della voglia di buttare via tanti pesi del passato, fardelli non miei, della voglia di trovare leggerezza scoprendo fino in fondo me stessa, senza abbandonare esperienze, anche negative, di cui posso fare tesoro. Non trovavamo una location adatta, poi spesso ciò che è sotto il naso si rivela all’improvviso la soluzione migliore, e così abbiamo chiesto al Comune di Urbino l’uso di un antico ambiente delle scuderie ducali, la Sala del Maniscalco".

Non sono state usate luci artificiali: la poca luce naturale, coi suoi mutamenti giornalieri, era perfetta, anche se "non è stato facile – spiega il regista urbinate Andrea Laquidara – girare il video nella semioscurità, per di più senza fermare il lavoro fotografico di Nidaa, ma solo catturandolo con la videocamera, senza invadere i suoi spazi".

Nel documentario, 10 minuti circa, Nidaa racconta il suo percorso personale e artistico, soffermandosi ovviamente su “Rinascita“, dalle fasi preparatorie al set vero e proprio, che evidenziano la sua cura e precisione; allestimenti accurati, colorati, caldi. Badwan, nata ad Abu Dhabi nel 1987 da genitori palestinesi, è cresciuta a Gaza dove nel 2013, auto reclusa nella sua stanza dopo un arresto per mancato uso del velo, ha realizzato la serie fotografica “100 Giorni di Solitudine“, che l’ha portata alla ribalta internazionale, con mostre in tutto il mondo.

"Dal 17 settembre – conclude Roberto Capponi, manager di Badwan – le 18 fotografie di “Rinascita“ saranno esposte alla galleria Fumagalli di via Bonaventura Cavalieri a Milano, prima tappa di una collaborazione che vede Nidaa e la galleria impegnati in un percorso creativo di lungo periodo".

Giovanni Volponi