Niente prenotazione, arriva e si vaccina Il primo 40enne: "Dai che usciamo dal tunnel"

Nell’hub di Gradara, Fabrizio Barbieri ha inaugurato ieri mattina le somministrazioni nelle Marche alla classe degli under 50. E da domani si parte anche all’ex Ristò e all’ospedale di Muraglia. Nel resto della regione, invece, bisognerà attendere

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di Nicholas Masetti

Il primo vaccinato over 40 nelle Marche. Non un caregiver o un paziente fragile, ma un semplice cittadino di Gradara che rientra nella fascia 40-49. Alle 9 si è presentato senza prenotazione al nuovo hub gestito dai medici di famiglia, nella palestra del palazzetto dello sport di Gradara. Si è messo in fila, ha compilato i fogli e si è registrato, un breve colloquio con il medico e poi l’infermiere gli ha somministrato Pfizer. Fabrizio Barbieri, 41 anni, classe 1980, gradarino doc, è così il primo cittadino della fascia 40-49 a vaccinarsi dopo che da lunedì 17 maggio sono iniziate le prenotazioni in tutta la Regione. Se a Pesaro i primi over verranno vaccinati da domani tra l’ospedale di Muraglia e l’ex Ristò al Rossini Center (nel resto delle Marche da metà giugno), a Barbieri è toccata la prima dose già ieri. "Più ci vacciniamo meglio è, così si va al mare", ci scherza su il 41enne. "Se non lo facciamo tutti non usciamo mai da questo tunnel – prosegue –. Lavoro come trattorista in un’azienda agricola e mi capita di girare in diverse città italiane. Così sono più tutelato". Tempo di vaccinarsi e via a casa a mettersi sul divano insieme alla moglie e ai due figli. Il richiamo lo farà il 26 giugno. Ma non prima di aver ringraziato il Comune di Gradara: "Per la possibilità che ci sta dando di vaccinarci nel nostro paese".

Ieri infatti è stato il secondo giorno di vax day a Gradara, fissato da calendario per il sabato. Dopo i 108 vaccini della settimana scorsa, sono state somministrate altre 140 dosi tra Astrazeneca e Pfizer. I prenotati erano 110, gli altri 30 invece si sono messi in fila come Barbieri e hanno ricevuto il vaccino. È il caso di Caterina, 56 anni. Dopo la dose attende 15 minuti come da protocollo. Al suo fianco ci sono anche un signore over 50 e una signora over 60 che viene da Gabicce. Lui ha preso appuntamento una settimana fa tramite la farmacia, le due donne invece hanno fatto registrazione, aiutati dai volontari della Protezione civile, Croce Rossa, Auser e Avis, e somministrazione immediata. "È fatta – racconta Caterina – adesso vado a lavorare".

Il sindaco di Gradara Filippo Gasperi segue ogni cosa da vicino e spiega: "Siamo riusciti ad alzare il numero, da sabato prossimo faremo ancora meglio, riducendo ancor di più il tempo di attesa delle persone". Ieri c’erano due medici, un infermiere e una assistente. Per il 29 maggio si punterà a tre medici e due infermieri. Anche perché alle 10.30 c’erano in fila 25 persone tra prenotati e non, con l’ombrello sotto la pioggia. Poi il 5 e il 12 giugno il punto vaccinale rimarrà chiuso, per riprendere l’attività il 19 e il 26. Dentro il palazzetto ci sono anche due consiglieri, Aroldo Tagliabracci del Comune di Gabicce Mare, e Federico Mammarella del Comune di Gradara, i quali hanno seguito l’allestimento dell’hub vaccinale. Mammarella spiega: "L’adesione dei medici è stata giusta, ma non di corsa. Faccio un appello a medici e infermieri della provincia di mettersi in contatto con le amministrazioni per partecipare e dare un contributo". Perché, come dice uno dei volontari all’ingresso, "è proprio un posto funzionale" per la comunità.