Niente rampa per disabili: "Nostra figlia discriminata". Scatta il sit-in di protesta

Primaria Collodi: Il Comune prima aveva promesso di realizzare l’accesso, ma poi ha fatto marcia indietro. Manifestazione sabato in piazza del Popolo.

Niente rampa per disabili: "Nostra figlia discriminata". Scatta il sit-in di protesta

Primaria Collodi: Il Comune prima aveva promesso di realizzare l’accesso, ma poi ha fatto marcia indietro. Manifestazione sabato in piazza del Popolo.

"Basta promesse. Come molti di voi sanno questo è il modo con cui mia figlia deve entrare e uscire dalla scuola". La foto allegata al breve messaggio, pubblicato sui social dai genitori della minore, mostra una donna salire dodici scalini verso l’ingresso, con in braccio una bambina altrimenti abituata a muoversi in carrozzella. Dietro di loro, due donne trasportano di peso la carrozzella. Il messaggio usato dalla famiglia continua: "Sono due anni che ci battiamo per la realizzazione di una rampa che garantisca l’entrata e l’uscita in sicurezza dalla scuola primaria Collodi, senza che nostra figlia subisca discriminazioni. L’impegno del Comune era di realizzare la rampa, ma ad oggi nulla è stato fatto. E’ giunto il momento di farci sentire. Sabato 14 settembre ci uniremo in una protesta pacifica in piazza del Popolo, dalle ore 10".

La questione che vede la famiglia contrastare la narrazione dell’amministrazione è nota. Alla notizia della protesta si aggiunge un’altra novità. Quale? L’associazione “Vorrei prendere il treno“ ha intenzione di denunciare l’amministrazione comunale per discriminazione. Nella lunga ricostruzione che l’ente del terzo settore fa della vicenda, seguita al fianco dei genitori della bambina, rivendica per la minore "il diritto di poter entrare insieme ai suoi compagni dall’entrata principale e non di dover utilizzare un ascensore sul retro (perennemente guasto). E anche rivendica il riconoscimento della sua dignità, predisponendo un bagno dedicato, che non la esponga agli sguardi degli altri bambini durante il cambio". L’associazione ribadisce l’impegno, "espresso per iscritto", degli assessori Camilla Murgia e Riccardo Pozzi nel gennaio 2024, riguardo "la costruzione di una rampa i cui lavori sarebbero stati eseguiti durante l’estate".

L’epilogo è cronaca di questi giorni. Ieri il Carlino ha pubblicato la versione dell’amministrazione comunale in cui oltre a dare una propria ricostruzione dei fatti, evidenzia la decisione presa e le ragioni che la giustificano: la rampa non verrà realizzata perché troppo ingombrante. Lunga trenta metri non solo ingombrerebbe troppo il cortile esterno della scuola, ma la rampa, secondo l’amministrazione, rallenterebbe l’esodo dell’utenza in caso di emergenza. Come soluzione l’amministrazione ha prospettato la realizzazione di uno “spazio calmo“, cioè un ricovero dove la persona con disabilità e l’accompagnatore dovrebbe attendere i soccorsi in caso di emergenza per evacuare l’immobile.

"Siamo indignati e interdetti per questa mancanza di correttezza da parte dell’amministrazione – ha osservato l’associazione che la pensa in modo opposto all’amministrazione –. Nel comunicato del sindaco Andrea Biancani si ha il coraggio di scrivere “assodata l’accessibilità, a norma di legge, della scuola di via Ugolini “". Sia l’associazione quanto i familiari non sono d’accordo sul fatto che la scuola sia a norma poiché non garantisce l’accesso in autonomia del minore dall’ingresso principale. "Le soluzioni offerte sono indegne e inaccettabili" osserva l’associazione per cui "una rampa favorirebbe l’uscita senz’altro meglio di una scalinata". Per l’associazione è "assurdo pensare che a fronte di un terremoto lo “spazio calmo” sarebbe l’unica struttura che potrebbe reggere l’impatto". Certamente è necessari la realizzazione di un bagno attrezzato per le persone diversamente abili.