"No ad altri rifiuti da San Marino" "Dietro, lo spettro dell’inceneritore"

Ucchielli: "Eppure risolverebbe". Ambientalisti e M5S contro il rinnovo dell’accordo stipulato dalla Regione

"No ad altri rifiuti da San Marino"  "Dietro, lo spettro dell’inceneritore"

"No ad altri rifiuti da San Marino" "Dietro, lo spettro dell’inceneritore"

Mister pragmatismo? Palmiro Ucchielli sindaco di Vallefoglia, l’uomo che ha ‘inventato’ la ciclabile Sottomonte. "Quando ho visto dove volevano fare la discarica, e cioè a Riceci, ho pensato: ma come ti può venire in mente in un posto come quello?". Secondo lei si trova qualcuno o qualche amministrazione che si farà avanti per avere una discarica? Ecco la risposta: "Ma figuriamoci se si trova qualcuno, c’è chi protesta anche se gli sposti il bidone dell’immondizia davanti casa. Figuriamo una discarica". Avanti ancora: e l’idea di formare una società per la gestione condivisa di Monteschiantello tra Fano e Pesaro? Risposta: "Si torna indietro di 5-6 anni perché l’idea e gli accordi erano quelli. Ma hanno fatto saltare tutto". E come si esce dall’accerchiamento rifiuti? Ucchielli: "Chi ha avuto il mandato di comandare ha anche il dovere di decidere. La giunta di centrodestra ha messo nel programma di realizzare un termovalorizzatore per risolvere un problema che riguarda tutta la regione. Sono passati ormai 3 anni, ma non s’è fatto nulla. E così facendo faranno la fine della giunta precedente, verranno mandati a casa. Siamo una regione con un milione e 500mila abitanti per cui con un impianto risolvi i problemi di tutti. Forse troverai qualcuno che non è contento, ma alla fine hai la soluzione. Il termovalorizzatore, ha annunciato Gualtieri, ora lo fanno anche a Roma...".

Poi Ucchielli aggiunge: "Qui nascono nuove fabbriche e nuovi capannoni e nascono anche bambini. Ho preso anche il 30% dei voti del centrodestra e contro l’invidia ho messo nastrini rossi...". Alza il velo Ucchielli, sul grande tabù e cioè il termovalorizzatore richiesto anche da molti industriali. Perché il tema dei rifiuti torna ad essere al centro della discussioni, non solo perché la discarica di Riceci è finita in cantina però non è ancora ‘tombata’, ma anche perché sulla scorta di un accordo che corre indietro negli anni, e cioè alle vecchia giunte regionali di centrosinistra, l’attuale amministrazione marchigiana di centodestra ha rinnovato con lo stato di San Marino un accordo per lo smaltimento dei rifiuti speciali. A portare alla luce questa rinnovata importazione di rifiuti, la consigliera regionale dei 5 Stelle Marta Ruggeri. Che aggiunge che "rispetto al 2013, oggi il contesto è totalmente cambiato. Anche a causa dello sfruttamento intensivo che è stato autorizzato dalla Provincia e dall’Ata ed effettuato per mere ragioni economiche dei gestori". E chiude la Ruggeri: "Non vorrei che dietro questa decisione della maggioranza ci sia il retropensiero politico di aprire alla realizzazione di un termovalorizzatore".

Prendendo come filo conduttore l’accordo giunta regionale-San Marino torna sul problema Riceci anche "Urbino contro la discarica" perché il suo portavoce Francesco Veterani corre parallelo alla Ruggeri dei 5S: "Temiamo che a breve torneremo a sentir parlare non solo di Riceci per una nuova discarica, ma anche di inceneritori ed altri impianti impattanti. Noi non ci stiamo e siamo pronti a dare battaglia". Prima di arrivare al retropensiero, Veterani aggiunge: "La giunta regionale ha per caso deciso che la nostra provincia debba essere la pattumiera del centro Italia, San Marino compresa, e non ce l’hanno comunicato? Vorremmo capire qual è il piano, seppellirci di rifiuti? Le parole dell’assessore regionale Aguzzi sembrano andare nella direzione di una differente gestione dei rifiuti, mentre vediamo che nei fatti le politiche restano le stesse di sempre".

Roberto Malini di "EveryOne Group, società civile contro la discarica di Riceci" porta in primo piano il ‘grimandello’ che può scardinare definitivamente tutte le ipotesi su Riceci: "Ecco perché la società civile – scrive – si appella si comuni, alla Provincia, alla Soprintendenza affinché chiedano per Riceci, in via ufficiale, alla Regione una dichiarazione di ’notevole interesse pubblico’ per l’area di Riceci. Sarà un passo decisivo per cancellare definitivamente un progetto sbagliato e iniziare a fidendere efficacemente il nostro territorio, la sua memoria storica e i diritti dei cittadini che vivono in esso". Allegata alla richiesta Roberto Malini allega anche un ritratto di una giovane donna con panni rinascimentali con dietro la vallata di Riceci cvon la sc ritta: "Viva Riceci. Valorizziamo il paesaggio di Raffaello".

m.g.