"Noi mandati in un appartamento senza riscaldamento né coperte: perché?"

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Tra gli sfollati ospitati all’hotel Cesar c’è anche Olga Moskvina che assieme alle tre figlie, il marito e la nonna, ha dovuto lasciare la sua abitazione perché parzialmente inagibile. A loro ieri, intorno alle 15 del pomeriggio, è stato detto che sarebbero stati spostati presso un’altra sistemazione, un edificio situato all’altezza di bagni Riccardo che "sembrava più una di quelle case che vengono affittate per i campi estivi, con riscaldamento non funzionante, senza coperte pesanti e senza cucina. Era presente solo un frigorifero – ha raccontato Moskvina –. Siamo a conoscenza del fatto che tutti gli sfollati sarebbero stati spostati o all’hotel Mediterraneo o al Des Bains, perché a noi non è stato riservato lo stesso trattamento?", si chiede la donna che ha deciso comunque di rinunciare alla sistemazione datagli dal Comune, provvedendo in autonomia alle spese dell’hotel. "Dopo aver visto le condizioni della casa ho detto a mio marito di prenotare per i prossimi 15 giorni delle stanze all’hotel Cesar dove il personale si è dimostrato disponibile e cordiale – continua Moskvina –. Forse ci hanno trattato in questo modo perché io faccio parte del comitato ‘Salviamo le querce di Pesaro’, che spesso si è scontrato in modo forte anche con l’amministrazione".

La donna, con una vertebra rotta, attualmente è obbligata a riposo forzato e all’utilizzo quotidiano di un busto e "ho bisogno di un ambiente confortevole e comodo per le mie condizioni di salute. Ci siamo dovuti organizzare in un altro modo, spendendo soldi per un problema che non abbiamo creato noi. Spero – conclude –, che qualcuno possa dirci perché siamo stati trattati così".

g.m.