"Non ci fanno pagare l’ombrellone con il Pos" I bagnini: "No, qui il bancomat si usa per tutto"

Diverse segnalazioni sulla resistenza di alcuni stabilimenti balneari nonostante l’obbligatorietà entrata recentemente in vigore. Ma i titolari si mostrano disponibili: "Operazioni triplicate. Lo utilizziamo per ogni cosa: dal caffè alle spese stagionali per le attrezzature"

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di Maria Sara Vagnini

Voglia di ombrellone e lettino, così come di gelato e anguria. L’estate quest’anno ha portato con sé anche l’uso del Pos, ormai diventato un rituale nei pagamenti specie dopo l’entrata in vigore della legge che obbliga l’esercente ad averlo. Anche in spiaggia, ovviamente. Tanto che a Pesaro, diversi bagnini parlano di un ‘forte incremento’ del suo uso. Ma, dall’altro lato, non mancano le segnalazioni di alcuni cittadini che lamentano "il mancato uso del Pos in alcuni litorali della città". In particolare sono arrivate diverse proteste di bagnanti che dicono di essersi visti rifiutare l’uso del bancomat non per le piccole spese al bar, ma per il pagamento dell’ombrellone stagionale.

"C’è stato un incremento di almeno tre volte tanto riguardo l’utilizzo del Pos rispetto a prima, specialmente per gli importi più piccoli, ad esempio un euro per il caffè o per una bottiglietta d’acqua – afferma Andrea Ranocchi, titolare dello stabilimento balneare Marevivo – Noi siamo favoreli a questo metodo di pagamento, ci troviamo bene e facciamo pagare qualsiasi cosa con il Pos, compresi gli ombrelloni stagionali".

C’è chi si dice abituato, al di là delle nuove regole, come Raffaella Raffaeli, titolare di bagni Irene. "È da sei anni ormai che abbiamo il Pos, anche noi facciamo pagare ai nostri clienti qualsiasi cosa compresi i saldi degli ombrelloni. E’ scomodo per i pagamenti piccoli ma siamo sempre stati disposti a far pagare i nostri clienti come vogliono, sono le banche che dovrebbero abbassare o eliminare le commissioni per gli importi piccoli". "Sono i clienti stessi che chiedono di pagare importi piccoli con il Pos – aggiunge Luca Nataloni, bagnino di bagni Wanda – per noi è scomodo ma dobbiamo comunque rispettare la nuova legge uscita il 30 giugno che obbliga ad accettare qualsiasi importo. Come tanti già da qualche anno lo abbiamo ma dopo l’uscita della legge è aumentata la richiesta di pagare tutto attraverso le carte. Silvia Carbonari titolare di Bagni 27 afferma invece: "Oltre il Pos noi abbiamo anche Satispay, molto comodo perché al contrario del bancomat tradizionale sotto i 10 euro di non vengono considerate le commissioni e i clienti pagano direttamente dal proprio telefono, in modo rapido e sicuro".