"Non ci sono classi pollaio" L’ufficio scolastico regionale interviene sui casi più critici

"A Monte Grimano Terme e Borgo Pace gli iscritti sono pochissimi"

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L’ufficio scolastico provinciale replica al nostro articolo di giorni fa sul numero degli alunni nelle classi, uscito giorni fa. Il caso non è certo chiuso, perché anche altre scuole lamentano le classi sovraffollate, ma per ascoltare la voce di tutti ci sarà tempo. Intanto sentiamo cosa dice l’Ufficio scolastico.

"In merito alla previsione di organico riguardante le scuole primarie di Monte Grimano Terme e Borgo Pace – si legge nella nota –, di cui si parla in un recente articolo, l’Ufficio scolastico regionale precisa che il numero dei bambini iscritti alle prime classi dei plessi dei due Comuni sono rispettivamente sei e tre e pertanto insufficienti a istituire due classi autonome in base all’attuale normativa così come approvata dai competenti organi politici. Va in proposito ricordato che l’offerta formativa è programmata in ragione dell’efficacia dell’attività didattica secondo standard definiti e dell’efficacia della stessa rispetto ai livelli di prestazione stabiliti dagli ordinamenti scolastici. La formazione di classi e plessi scolastici con indici di funzionalità didattica di gran lunga inferiori agli standard non assicura infatti quell’efficace azione didattica a cui hanno diritto tutti gli studenti e le rispettive famiglie. Tra gli indici di funzionalità didattica da considerare è contemplata peraltro la distanza tra punti di erogazione del servizio e i tempi di percorrenza. L’indicazione di riorientare i pochi alunni iscritti alle classi prime dei plessi di Monte Grimano Terme e Borgo Pace rispettivamente a Mercatino Conca e Mercatello sul Metauro è stata data quindi sia in considerazione dell’obiettivo di offrire ai ragazzi una migliore qualità della didattica sia della breve distanza e dai tempi di percorrenza tra i comuni interessati. Nessun problema invece per il Liceo “Raffaello“ di Urbino, dove le future classi quarte sono rimaste 3 (indirizzi classico e linguistico) come lo scorso anno. Nessuna formazione di una “classe pollaio“ da 30 alunni, quindi. Né peraltro risultano “classi pollaio“ negli altri contesti regionali. Più in generale, va rilevato che il numero degli iscritti si è costantemente ridotto per infanzia, primaria e secondaria di primo grado nella regione Marche soprattutto nei piccoli centri dell’entroterra. Per invertire il fenomeno non è peraltro sufficiente la previsione di un numero di alunni per classe sempre più ridotto, ma sono necessari ulteriori interventi preventivi e iniziative programmatiche in capo alle amministrazioni competenti, non esclusa, ovviamente, quella comunale. La non attivazione di classi in ogni caso non pregiudica la possibilità di un rientro della popolazione o di un incremento del numero degli alunni, al prospettarsi del quale, come unanimemente auspicato, si garantisce la formazione di nuove classi".