Pesaro, il giudice: "Non si avvicini all’ex". Ma le abitava a fianco

Coppia al capolinea, però residente nella stessa palazzina. Lui le sputava addosso dalla finestra e la offendeva parlandole attraverso i muri

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Pesaro, 28 gennaio 2023 – Come nel film "Separati ma non troppo". Di sicuro non abbastanza da sfuggire agli sputi lanciati dalla finestra dal suo ex marito mentre lei stendava i panni o dalle sue minacce di morte, lancio di mazzi di chiavi, insulti e botte.

Una coppia al capolinea costretta a convivere nella stessa palazzina e un campionario di presunte persecuzioni che la donna, originaria dell’Est Europa, ha denunciato facendo finire a processo e (ieri) alla condanna il suo ex, un 53enne di origini pugliesi residente a Pesaro da anni.

Tre anni e 6 mesi è la pena inflitta per stalking, lesioni aggravate e violazione della misura cautelare. Il pm Silvia Cecchi aveva chiesto 2 anni. La ex moglie, costituitasi parte civile, ha ottenuto 40mila euro di risarcimento danni.

È un processo, questo, che nasce da un’altra battaglia giudiziaria della coppia. La donna aveva denunciato il marito per maltrattamenti e il giudice aveva imposto all’uomo il divieto di avvicinamento alla ex. Peccato però che i due abitino nella stessa palazzina. In due appartamenti contigui. Una lontananza impossibile. Tanto che l’uomo gridava insulti alla moglie attraverso il muro, certo di essere sentito.

Ma, secondo la denuncia, le offese sarebbero state solo il condimento di quella convivenza forzata. Un giorno, mentre la donna stendeva i panni, il coniuge si sarebbe affacciato alla finestra e le avrebbe sputato. Un altro le avrebbe tirato un mazzo di chiavi, per fortuna schivato, ma poi afferrata per un braccio, le avrebbe mollato un colpo sulla nuca procurandole un trauma di 3 giorni di prognosi. E poi minacce di morte e offese del tipo "devi tornare nella m… da dove sei venuta". Il tutto perché, a detta dell’imputato, la donna non gli faceva vedere i figli convinta che l’ordinanza del giudice vietasse qualunque contatto. Il difensore del 53enne, l’avvocato Diego Dell’Anna, attende di leggere le motivazioni e poi farà appello.