
Non solo vetrine chiuse: c’è anche chi investe ed apre
Sushi Art non è nuovo in città: aperto nel novembre 2020 in zona Piantata, ha vissuto i suoi primi due anni con le restrizioni altalenanti date dall’emergenza Covid. Tuttavia, la sua forza era la consegna. "Abbiamo lavorato tantissimo con le ordinazioni a domicilio – spiega la fondatrice Deborah Signoracci – e ci siamo fatti una buona fama. Il nostro modo di fare sushi è un “brazilian fusion style“, grazie alla maestria del nostro chef Junior Santos, di origine appunto brasiliana. A tre anni esatti dall’apertura, abbiamo deciso di sportarci qui al Consorzio perché lavoravamo molto e volevamo aggiungere il servizio al tavolo, che alla Piantata ci mancava, per essere completi. Qui abbiamo quarantadue coperti, in un locale bellissimo con una splendida vetrata e terrazza sulle colline urbinati, finora mai occupato. Siamo stati i primi, era ancora grezzo all’interno".
Il duo di titolari vive a Vallefoglia, e dirige un team nutrito: "Prima erano in tre – ci spiega Alberto Caldari, restaurant manager – ora siamo in sette. Io curo l’immagine, il marketing e le relazioni, sono arrivato da poco. I nostri punti di forza? Abbiamo un’app con cui è possibile riservare il tavolo, prenotare la consegna a domicilio, ma anche ordinare al tavolo una volta che si è seduti qui. Manteniamo le consegne e l’asporto che ci hanno contraddistinto finora, con tempi davvero rapidi rispetto alla media. Per chi viene qui invece, offriamo possibilità anche solo di fare un aperitivo, con prodotti e bevande di ottima scelta, tavolini anche nella piazza esterna, e un menù alla carta davvero intrigante. Non facciamo all-you-can-eat per scelta, ma i prezzi sono comunque alla portata di tutti". Sushi Art è l’unico ristorante specializzato giapponese a Urbino: "Al momento – continua Caldari – solo il ristorante cinese ha in menù anche dei piatti di sushi. Ma noi ci distinguiamo per lo stile fusion. L’inaugurazione è andata alla grande: abbiamo offerto circa 3mila pezzi di sushi gratis, 40 litri di prosecco e 150 di birra. Un successo che speriamo rimanga costante con la nostra clientela affezionata, nell’auspicio di attirare nuovo pubblico grazie al parcheggio comodo, ai bei spazi e soprattutto ovviamente al buon cibo".
Giovanni Volponi