Pesaro, arrestata nonna stalker di 77 anni. "Terrorizza il condominio"

Minacce di morte, olio sulle scale, un capanno di legno in fiamme. La donna ai domiciliari. Il pm: "È malvagia". Le vicine: l’inferno è finito

Una donna anziana (foto di repertorio)

Una donna anziana (foto di repertorio)

Pesaro, 21 dicembre 2019 - L’hanno arrestata i carabinieri, per evitare il peggio. Accusa: stalking condominiale. È avvenuto a Ginestreto, piccolo paesino di collina nel comune di Pesaro. Protagonista una pensionata di 77 anni, Rosanna S. invalida, con difficoltà a camminare, vista molto bassa, ma con la fantasia a mille. Dal marzo 2017 all’ottobre 2019, è accusata di aver gettato olio (non bollente) sulle scale condominiali, mozziconi fatti planare su un capanno di legno che ha preso fuoco, sacchetti della spazzatura in volo sul giardino fiorito dell’odiata vicina, minacce di morte a cadenza regolare alla coinquilina e a sua figlia che hanno prodotto tre querele, tre processi e ad un ultimo fatto incredibile che ha spinto il gip, su richiesta della procura, ad ordinare l’arresto della 77enne, ponendola ai domiciliari a 10 chilometri dalla casa di Ginestreto.

La 77enne infatti, malgrado le arrivassero a casa le prime notifiche dei processi, prendeva ancora più vigore nel partire all’attacco delle vicine armandosi di tutto il campionario di frasi ormai irrinunciabili per ogni lite condominiale. Ma con l’aggiunta di un elemento in più: "Vado in casa a prendere un coltello e vi ammazzo se non morite prima per la strada". E non lo diceva di nascosto ma anche in presenza di testimoni di passaggio, come poteva esserlo un netturbino o un artigiano nelle vicinanze. Ieri c’è stata un’udienza del processo con la riunione degli altri due fascicoli già in corso. L’avvocato difensore ha chiesto la revoca al giudice del dibattimento ma ha ricevuto un no, perché l’imputata non ha mostrato alcun pentimento per quanto accaduto. Anzi, nelle tesi difensive già prodotte negli altri procedimenti nega qualunque circostanza tantomeno le minacce, lo stalking, l’olio per le scale, la spazzatura oppure i mozziconi lanciati contro la copertura in legno che ha preso fuoco sotto gli occhi impassibili proprio della 77enne.  

Le due inquiline prese di mira, la mamma Sonia B. la figlia Jessica, ieri si sono limitate a dire: "Ora che quella donna è stata mandata via da questa casa speriamo che l’inferno sia finito. Attendiamo l’esito del processo ma ci auguriamo di non vivere più gli incubi passati". Mamma e figlia si sono costituite parte civile chiedendo (con l’avvocato Danilo Del Prete) un risarcimento danni complessivo intorno ai 40mila euro. L’udienza è stata aggiornata a gennaio. Per la procura "Rosanna S. ha agito con pervicacia ed una certa dose di malvagità nei confronti delle vicine. Le quali vivono nell’angoscia di essere aggredite, picchiate, ferite se non uccise". La 77enne era agli arresti domiciliari a casa della figlia. Ma ora è già stata trasferita in un’altra abitazione, singola.

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