Novantenne alla sbarra Perseguita la vicina

È tornato di nuovo alla carica contro la sua vicina di casa, quasi 90enne di Gradara che è già imputato in due processi per stalking e, nel secondo, anche per lesioni, a i danni della donna, una 53enne originaria del nord Italia, ma residente ai piedi del castello di Paolo e Francesca. Questa volta, l’incontenibile idraulico in pensione le avrebbe stretto le mani al collo, approfittando del fatto che la vicina stesse facendo manovra a bordo della sua auto. Ma deve aver stretto davvero con forza, tanto che, come si legge nel referto medico, le ha provocato ecchimosi e diverse abrasioni che i sanitari dell’ospedale di Cattolica hanno giudicato guaribili in 27 giorni.

Questo terzo capitolo di una storia trentennale di ruggini risale a settembre scorso. E ieri è arrivato a processo. Il terzo, per l’appunto, contro quell’uomo alla vigilia dei 90 anni. Lesioni aggravate, le accuse contestate all’imputato (difeso dall’avvocato Giovanni Orciani). Le tensioni tra i due sarebbero nate per un pezzo di terra confinante e di una servitù di passaggio. Nel tempo, tra liti e insulti, lui le avrebbe lanciato ciabatte, sassi alla finestra, presa a calci e spinte. Poi a settembre scorso, l’ha afferrata al collo.

Agli ultimi due processi, la vicina, difesa dagli avvocati Luca Piscaglia e Silvia Montesi, non si è costituita parte civile. "Non le interessano i soldi – hanno spiegato i legali – vuole solo giustizia e vivere in pace, senza avere più paura di uscire di casa o anche solo sul balcone". Alla prossima udienza, il giudice dovrà decidere se riunire in un unico giudizio, le ultime due vicende.

e.ros.