Nuova questura, il no dei sindacati di polizia

Oggi arriva il ministro della Difesa per la firma del protocollo, ma le sigle si oppongono al sito: poco spazio, vincoli non ancora calcolati

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Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini arriva oggi pomeriggio a Pesaro per dare il via libera alla nuova Questura, ma i sindacati di polizia non ci stanno. Un’accoglienza "calda", e non solo per le temperature, quella che anticipa l’arrivo del responsabile del dicastero. Secondo la tabella di marcia, Guerini arriva in città per un doppio appuntamento: il primo, alle 17.15, in via Belgrado a Baia Flaminia per partecipare alla cerimonia di scopritura della stele dedicata ai caduti di Nassiriya, mentre il secondo sarà alle 18.30 in Prefettura per la firma del protocollo sulla sede della nuova Questura in una parte della caserma "Cialdini". Un protocollo a cui i tre sindacati di polizia (Siulp, Silp-Cgil e Coisp) dicono "no".

"Un forte no all’ennesimo protocollo inadeguato – scrivono insieme i segretari Marco Lanzi (Siulp), Pierpaolo frega (Silp-Cgil) e Luciana Comastri (Coisp) – Il ministro Guerini viene a firmare un’intesa contenente i dettagli operativi dell’accordo tra Comune, Ministro della Difesa, Ministro dell’Interno e Agenzia del Demanio, relativi al percorso progettuale e amministrativo che porterà a trasferire la Questura all’interno di una parte della caserma "Cialdini". Siamo stati informati di questa scelta dal Questore. Un’ipotesi che abbiamo condiviso in base alle informazioni fornitoci, ossia di una Nuova Questura interamente allocata con tutti i servizi necessari all’interno di un’area militare, in posizione baricentrica, che potrebbe essere inaugurata entro il 2026. Abbiamo deciso di approfondire la questione e abbiamo ufficialmente richiesto gli atti. Ma nel leggerli siamo rimasti sconcertati: il protocollo che sarà firmato è del tutto inadeguato e rischia di essere l’ennesima presa in giro per le donne e gli uomini della Polizia di Stato e di tutta la cittadinanza". La prima contestazione riguarda lo spazio: "Come è possibile firmare un protocollo che allo stato attuale prevede soltanto 4.000 metri quadri a fronte di una necessità di almeno 7.000?" Non solo: "dalla planimetria si evince che la recinzione divisoria tra l’area militare da dismettere e il resto del compendio militare, di fatto racchiuderà la Nuova Questura in un recinto, con un unico ingresso, da creare, destinato al passaggio di tutto il pubblico, degli operatori di Polizia, dei richiedenti asilo o permessi di soggiorno, di persone fermate o arrestate, dei veicoli e dei mezzi della Polizia di Stato! In una zona, poi, congestionata da auto anche per la presenza della stazione ferroviaria e dell’ospedale. Se gli spazi a disposizione all’interno della caserma non potranno essere ampliati e portati a 7.000 mq, la Questura rimarrà dove si trova adesso. Solo gli uffici in via Bruno, saranno trasferiti nella nuova sede. La Questura si spezzerà a in due tronconi. Ma come è possibile – concludono – firmare un protocollo del genere?" Fanno eco ai sindacati anche Stefano Pollegioni e Davide Delvecchio, Udc: "Firmare quel protocollo è mancare di rispetto alla Polzia di Stato"

e. ros.