Nuova vita per la Casa della studentessa

Dopo quasi due anni di restauro e una spesa di un milione di euro, sono ora disponibili altri 40 posti letto in centro storico

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Riapre la Casa della Studentessa di Urbino. Oggi le camere torneranno ad essere occupate. Era stata chiusa a ottobre 2020 per poter realizzare lavori di ristrutturazione, terminati a giugno: un milione di euro complessivi l’investimento fatto. Ieri l’inaugurazione della struttura per il più antico studentato presente in città (a metà di via Battisti) e di proprietà dell’Erdis, l’ente regionale per il diritto allo studio (l’altra struttura è la ex Casa dello Studente, ora Collegio Internazionale).

"Questa struttura è una casa. E’ vero, ci sono le camere che ospitano 40 posti letto ma troviamo anche la cucina utilizzabile, una sala e la lavanderia – spiega la presidente di Erdis Maura Magrini –. Ad oggi sul presidio di Urbino arriviamo a 1.300 posti letto gestiti Erdis sui 3.300 a livello regionale. E’ stata una ristrutturazione ingente che ha unito la modernità con lo stile rinascimentale. Invito tutti, urbinati e non, a venirla a visitare".

Una struttura antica e reputata nevralgica, perché?

"Siamo in pieno centro storico, l’edificio è rinascimentale e sono stati conservati i pavimenti così come i soffitti a volta e , dove presenti, porzioni di affreschi mettendoli in protezione. Così come per i soffitti dipinti e decorati. Abbiamo inserito le stelle ducali per l’illuminazione – prosegue Magrini –. Allo stesso tempo tanta modernità, iniziando dalla domotica. Per entrare nelle stanze si usa un tesserino, viene rilevata la persona così che ad esempio il riscaldamento passa dai 15 ai 20 gradi. Stessa cosa per le finestre aperte e l’illuminazione".

Un’opera di riqualificazione che ha portato la vulnerabilità sismica dal 20% (precedente ai lavori) al 65% (per essere considerata sicura una struttura di questo tipo ha bisogno del 60%) attuale e allo stesso tempo si è lavorato sulla questione risparmio energetico.

E’ stato un cantiere lungo...

"Nel cantiere ci sono state varie vicissitudini dal punto di vista strutturale, ad esempio sono stati trovati muri romani. Sembra una ristrutturazione semplice, così non è stato. Ma siamo arrivati a una bella inaugurazione", conclude la presidente Maura Magrini. A coordinare i lavori per Erdis Marche l’ingegnere Marco Pompili con professionisti esterni: lo studio Paci di Pesaro si è occupato delle opere strutturali, lo studio Vagnerini di Urbino di quelle architettoniche, Lorenzo Santi e Gabriele Giglioni, sempre di Urbino, hanno curato le opere impiantistiche. La ditta Mar Dal Restauri di Napoli ha eseguito i lavori.

Francesco Pierucci