Nuovo ospedale, spunta l’ipotesi Case Bruciate

La Regione sarebbe intenzionata non solo ad azzerare il progetto portato avanti da Ceriscioli, ma a trovare una nuova localizzazione

Migration

"Non inseguiamo la chimera ideologica degli ospedali unici e ci impegniamo invece al massimo per individuare presso il ministero della Salute tutte le risorse disponibili ad assicurare la concreta possibilità di vedere realizzate, oltre all’ospedale a Macerata, le altre strutture che saranno previste dal nuovo Piano socio-sanitario, tra questi il nosocomio di Pesaro". Così parlò l’assessore regionale all’Edilizia sanitaria, Francesco Baldelli, dopo le polemiche sul nuovo nosocomio di Macerata. "La Regione Marche è pronta a costruire ospedali, in una rete ospedaliera che tuteli tutto il territorio costa ed entroterra – aggiunge Baldelli –. Le scelte in materia devono essere davvero vantaggiose, sia dal punto di vista dei servizi offerti che da quello dei costi, perché il diritto alla salute non può essere esposto a scelte ideologiche e azzardate ma deve rispondere a scelte oculate. Il diritto alla salute non può giustificare lo sperpero di risorse pubbliche". L’assessore Baldelli parlava di Macerata ma forse voleva parlare dell’ospedale di Pesaro. Ma non lo ha fatto seppure pare ormai assodato che la giunta regionale abbia deciso di archiviare il project financing che Luca Ceriscioli aveva portato a un passo dalla firma della convenzione stato-regione. Anzi gli amanti della cabala potrebbero scommettere se la scelta si limiterà solo a come finanziare l’ospedale nuovo oppure se si arriverà ad una cancellazione totale dell’azienda ospedaliera Marche Nord. La giunta regionale ha già dichiarato che il termine di ospedale unico non rientra nei suoi interessi. A Pesaro come a Macerata. Il che vuole dire che un ospedale per Pesaro-Fano non si farà più ma rimarrà il finanziamento solo per Pesaro. Ne hanno parlato in una trasmissione facebook Oriano Giovanelli e Luca Ceriscioli. "Se vogliono modificare tutta la politica sanitaria regionale – racconta Ceriscioli – può anche bastare di eliminare l’azienda ospedaliera di Marche Nord, creata così per ridurre la mobilità passiva verso Emilia Romagna e Lombardia. Se decidono di non far partire un appalto di 230 milioni di euro in un momento di crisi totale possono fare qualsiasi cosa. Anche tornare a un ospedale di Pesaro da 450 posti più uno di Fano da 200 posti letto. La nostra provincia perderà ogni possibilità di avere eccellenze sanitarie, rappresentando un’alternativa a Torrette. Non mi sorprenderei – conclude – che possano cambiare tutte le carte in tavola. L’attuale governo regionale non vuole una seconda azienda sanitaria e ha deciso di azzerare tutto". Chissà se hanno già detto a qualcuno a Pesaro che con il nuovo piano socio sanitario tutto questo si farà indicando un altro luogo rispetto a Muraglia per il nuovo ospedale: per esempio Case Bruciate.