"Occorre un fondo per i danneggiati"

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L’avvocato Arturo Pardi (foto) dice: "La sospensione degli sfratti presenta profili di ingiustizia ma anche di contrarietà alla Carta Costituzionale che tutela proprietà privata e risparmio. Essendo generalizzata, non distingue chi (e sono numerosi) era inadempiente al pagamento dei canoni ben prima della pandemia. Secondo le statistiche del Mef il 68 per cento dei proprietari ha un reddito inferiore a 26mila euro. Comprensibile un intervento che eviti durante il periodo emergenziale la esecuzione degli sfratti (anche per motivi fiscali il proprietario ha interesse ad ottenere la convalida per non dovere pagare imposte su canoni non percepiti). Tuttavia il sacrificio non può essere posto interamente a carico del proprietario per scelte dello Stato che dovrebbe invece accollarsele. Un intervento a sostegno dei proprietari danneggiati dal “blocco degli sfratti“ spesso creditori per morosità anteriori alla pandemia risulta indifferibile".