Si svolgeranno stamattina alle 10 alla chiesa del Porto i funerali di Andrea Giommi. E’ il carabiniere di 50 anni che alle 18 del 26 aprile scorso si è ucciso in caserma a Borgo Santa Maria, pochi attimi prima di prendere servizio. Ha utilizzato la sua Beretta d’ordinanza, un gesto estremo che nessuno poteva immaginare lasciando sbigottiti familiari e amici. Non un biglietto né una spiegazione. Nulla. Intanto, si è aperta una raccolta fondi per aiutare la famiglia, moglie e due figli, ad affrontare il futuro. Ecco il messaggio e come versare: "Si è aperta una raccolta fondi su GoFundMe per un nostro caro amico e collega Andrea Giommi, pesarese, appuntato scelto dell’Arma dei carabinieri in servizio al Comando stazione di Borgo Santa Maria, venuto a mancare il 26 aprile”.
“Un piccolo contributo da parte di ognuno di noi - scrivono gli organizzatori della raccolta - può aiutare a sostenere la sua famiglia”. La campagna ha avuto centinaia di donazioni e ha raggiunto settemila euro in un solo giorno.
Intanto la procura della Repubblica sta ultimando gli accertamenti sulla morte di Giommi, un obiettivo che ha raggiunto senza lasciar trasparire mai nulla. Eppure una spiegazione deve esserci, magari attraverso l’esame dei suoi effetti personali. Per ora comunque, non sono arrivate risposte. Avrebbe lasciato entro breve la caserma di Borgo Santa Maria per trasferirsi alla centrale operativa dove non sarebbe più uscito in pattuglia ed avrebbe avuto un orario di servizio più tranquillo. Ma nemmeno questo è servito a fermare la sua decisione che probabilmente aveva maturato da tempo.