Omaggio a Federico, mostre e passeggiate storiche

di Francesco Pierucci

La festa per i seicento anni di Duca Federico parte oggi fino i primi giorni di novembre per celebrare il più illustre cittadino della città di Urbino.

Ars Urbino Ducale, Arcidiocesi, Comune di Urbino, Università, Circolo Pieve Santo Stefano in Gaifa e tante associazioni ed enti, insieme, hanno creato un calendario che proseguirà in un racconto a tutto tondo, snodandosi anche al di fuori del centro storico.

"L’inizio delle Celebrazioni Federiciane vede tanti interlocutori, un grande lavoro di squadra - spiega la presidentessa dell’Ars Urbino Ducale, Maria Francesca Crespini -. Una mostra fino ai primi giorni di novembre poi, sempre oggi 4 giugno, con il Circolo Culturale Pieve di Gaifa festeggeremo con gli amici di Gubbio e Perugia ma anche Fermignano, Sant’Angelo in Vado, Gradara e Senigallia. Il nostro cuore è gonfio di orgoglio", ha detto in conferenza stampa negli Oratori delle Grotte in Duomo.

Quella di oggi pomeriggio, dopo il rientro delle spoglie di Federico di ieri, sarà un’espressione di arte, scenografia e contenuti multimediali dal titolo "Sapientia, Pietas et Otium" al Tempo del Duca Federico di Montefeltro", a cura di Davide Tonti, vicario Episcopale per l’arte e la cultura dell’Arcidiocesi Urbino, tra gli Oratori delle Grotte e il Museo Diocesano.

La mostra, anche come ha spiegato il vescovo Monsignore Giovanni

Tani, è "una riflessione su questo importante personaggio che ha reso Urbino quello che è oggi. Insegnando creatività e cultura, sulle quali la città deve puntare".

Tra gli eventi di oggi anche l’omaggio delle Contrade in piazza Duca Federico e la passeggiata mattutina a Pieve Santo Stefano in Gaifa.

Mentre domenica 5 giugno si parte con la Passeggiata al Mulino del Duca dalle 9 e rievocazioni fino al pomeriggio grazie al Circolo Culturale Pieve di Gaifa (pievesantostefano@libero.it).

"Vedere lo Spirito del Duca inginocchiato all’ingresso della mostra fa un grande effetto - ha commentato l’assessore al turismo della città di Urbino, Roberto Cioppi riferito all’armatura fedelmente realizzata da Claudio Mazzoli e Gianfranco De Cau -. Un grazie all’Ars e tutti quelli che hanno lavorato a questo programma perchè sono un grande riferimento per Urbino. Un importante lavoro che va anche ad allungare la stagione, obiettivo da sempre perseguito dall’Amministrazione".

"Oggi siamo in una posizione privilegiata e non stiamo semplicemente guardando il passato. Non è una semplice rievocazione perchè è una evocazione: della cultura, del pensiero, della fede.

Per due anni la Festa del Duca si concentrerà su Federico con Federicus Theatrum", ha spiegato Massimo Puliani.