Ombrelloni ai turisti, spiaggia libera a tutti gli altri

Trovata la soluzione senza aumentare le concessioni. Esultano i cittadini con un flash mob.

Migration

Troppo caldo, poche persone. Una manifestazione lampo quella di ieri mattina alle 12, sul lungomare di Sassonia, a difesa delle spiagge libere. Niente ombrelloni e teli da mare, come suggerito al momento della convocazione dell’iniziativa, solo una scritta "Liberi cittadini per libera spiaggia" mostrata dai pochi manifestanti presenti: giusto il tempo di fare la foto e poi tutti a casa. Protesta, comunque, superata dai fatti: il Comune ha detto no alla concessione a bagnini e albergatori di ulteriore spiaggia libera e i 30 ombrelloni mancanti, da destinare ai turisti ospiti delle strutture ricettive, sono stati recuperati a Bagni Sergio: 10 riservati al retrostante hotel Continental e 20 agli ospiti degli altri alberghi di Sassonia. Tutti di color arancio. Il vice sindaco e assessore al Demanio marittimo Cristian Fanesi e l’assessore al Turismo Etienn Lucarelli, insieme al responsabile di Oasi Confartigianato Andrea Giuliani e al presidente dell’associazione albergatori Luciano Cecchini, hanno brindato alla soluzione del problema "complimentandosi per la sensibilità dimostrata da Lorena Broni titolare dei Bagni Sergio che, non senza sacrifici e problemi da risolvere, ha voluto dare una risposta al problema della carenza di ombrelloni che si è creato per l’aumento delle distanze passate da 7 metri quadrati a 10,50 per ogni ombrellone piantato. Infatti, anche se i non addetti ai lavoro sembra non se ne siano resi conto, la distanza tra un ombrellone e l’altro, rispetto agli scorsi anni, è aumentata del 50%". Soddisfatto il presidente di Oasi Confartigianato Mauro Mandolini che si augura "un sempre più stretto rapporto di collaborazione tra amministrazione e associazioni per nuove prospettive di sviluppo per il turismo".

an.mar.