Omicidio suicidio Pesaro, l’azienda dove lavorava Andrei Cegolea si fa carico di tutto

La famiglia Arceci, titolare dell’azienda Ciar spa: "Pago il funerale e aiuto le figlie orfane"

adiusha Cegolea, 23 anni, rimasta orfana insieme alla sorella Andrea (Foto Damiani)

adiusha Cegolea, 23 anni, rimasta orfana insieme alla sorella Andrea (Foto Damiani)

Pesaro, 17 agosto 2019 - La madre di 42 anni viene uccisa dal padre per gelosia. Che subito dopo si impicca. Questo è accaduto domenica 11. E le due figlie, Nadiusha, 23 anni, moldava e Andrea, la sorella minore di 15 anni, si ritrovano orfane, sole e senza più una casa perché in quella dove vivevano con la madre in via Chiaramonti (foto), periferia di Pesaro, non intendono più tornarci. E allora Nadiusha Cegolea, capelli scuri, occhi intensi, esile in apparenza, operaia in una ditta pesarese che costruisce motori per poltrone, ha chiesto aiuto alla città facendo un appello su Facebook per pagare il rimpatrio in Moldavia della salma della madre e anche per vivere con le sue sole forze qui a Pesaro.

Con risultati eclatanti: il titolare della ditta dove la ragazza lavora a tempo determinato, la Ciar spa, pagherà tutte le spese per il funerale, si è poi offerto di provvedere a cercarle un’altra casa e la assumerà a tempo indeterminato al rientro in fabbrica. Spiega la famiglia Arceci, titolare dell’azienda Ciar spa: «Ci siamo immediatamente messi a disposizione della ragazza, che da oltre un anno è una nostra dipendente, perché potesse affrontare con serenità tutte le incombenze riguardanti il funerale della povera madre. Che conoscevamo perché di tanto in tanto svolgeva piccoli lavori di pulizia in azienda. Ma qui ci lavorava anche il padre, ottimo professionista ma dal carattere impossibile. E ci lavora Nadiusha oltre al suo fidanzato. E’ una ragazza coraggiosa e determinata, che sta dimostrando in questi difficili momenti tutto il suo valore. Sapevamo della separazione dei genitori e ci siamo offerti in passato di aiutare anche la madre. Purtroppo è accaduto l’irreparabile ma non faremo mancare in ogni momento il nostro aiuto concreto a Nadiusha e a sua sorella di 15 anni».

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Ieri, la 23enne ha postato sui social un messaggio: «Voglio ringraziare tutti gli amici, i familiari e anche le persone che non mi conoscono per il sostegno e l’aiuto che mi hanno dato. Mi dispiace di aver conosciuto tante brave persone in un momento così difficile della mia vita ma sono molto grata perché grazie a loro riesco ad essere forte e a superare tutto. Grazie con tutto il mio cuore da parte mia e della mia famiglia per tutto l’aiuto che ci state dando, grazie a tutta Pesaro, all’Italia e ad altri Paesi come il mio per il sostegno avuto. Non dimenticherò mai tutto quello che avette fatto per me e la mia famiglia. Non ho più i genitori vivi ma ho vicino delle persone meravigliose che mi vogliono bene. Grazie, e mi rivolgo anche ai moldavi e in particolare a due famiglie pesaresi che hanno fatto e fanno di tutto per me».

Nadiusha non intende provvedere ai funerali del padre, la cui famiglia d’origine ha ottenuto il nullaosta dalla procura della Repubblica per la cremazione.