Omicidio di Pesaro, Michael e quel viaggio pianificato a Milano: "Nonna dammi 500 euro, là farò il necroforo"

Con l’85enne Leda il nipote aveva un rapporto di reciproca fiducia. Le aveva chiesto, ottenendoli, i soldi per il soggiorno. Il pomeriggio del delitto risulta avesse avuto un litigio con una ragazza

Pesaro, 27 febbraio 2023 – Un viaggio a Milano, e un breve soggiorno nella città, forse per iniziare un lavoro da necroforo. Per questo Michael Alessandrini – 30 anni, pesarese, autore dell’omicidio dell’amico Pierpaolo Panzieri, di 27 – aveva chiesto, e ottenuto, 500 euro dalla nonna Leda (foto).

Approfondisci:

Omicidio Pesaro, primo interrogatorio per Michael Alessandrini: parlerà davanti al giudice romeno. La difesa: “Serve la perizia”

Omicidio Pesaro, primo interrogatorio per Michael Alessandrini: parlerà davanti al giudice romeno. La difesa: “Serve la perizia”

E’ una delle ricostruzioni sugli ultimi piani di Michael prima che la cena nella casa di Pierpaolo, in via Gavelli, lunedì scorso finisse nel sangue. E’ la ricostruzione fatta dall’avvocato Salvatore Asole, che assiste la famiglia Alessandrini. Il legale sta ricomponendo le ultime ore del suo cliente prima del delitto e della fuga. Michael era l’unico nipote di Leda, la nonna materna, 85enne, con cui risulta avesse un rapporto di affetto e reciproca fiducia, fino ad aiutarla nelle sue incombenze.

La domenica prima del delitto le chiede dei soldi per questo suo viaggio pianificato a Milano. Un’altra fonte dice che in realtà, a Milano, Michael ci volesse andare con un camper. Comunque, il lunedì mattina, giorno del delitto, Michael e la nonna si sarebbero visti, lei gli avrebbe chiesto di portarla a un gattile, dove periodicamente si reca per dare una mano. Lui la porta al gattile, e prima di salutarsi lei gli dà i 500 euro che lui le aveva chiesto.

Michael però, quel lunedì, accumula anche situazioni negative. A parte il disappunto per non trovare l’amico Pierpaolo all’appuntamento, intorno alle 20, la sera, per la cena, poi risulta anche che abbia litigato con una ragazza che il 30enne frequentava in questo periodo. Insomma, MIchael arriva alla cena con Pierpaolo contrariato da una serie di situazioni. Poi la scintilla che accende la furia omicida, ancora ignota. Assieme al legale Asole, in Romania cercheranno di andare, per vedere Michael nel primo colloquio dopo l’arresto, anche i genitori.

Sul fronte della famiglia della vittima, l’avvocato Paolo Biancofiore, che assiste i Panzieri, dice: "Ho visto in questi giorni, in tv, criminologi fare diagnosi di infermità mentale dopo aver visionato per soli 7 secondi un filmato. Io per ora mi limito a dire che il vizio totale di mente è un qualcosa che va dimostrato con elementi oggettivi, non con enunciazioni che provengono da una delle parti di un processo. Ci sono su Michael Alessandrini documenti clinici o altri certificati che dimostrino che lui era in cura per disturbi mentali ricorrenti? Ci sono? Io al momento rispetto il lavoro esemplare che gli inquirenti, procura e polizia, hanno fatto. E credo che adesso i risultati dell’autopsia saranno un momento fondamentale in questa vicenda. E nessuno dica che Pierpaolo era uno che faceva uso di sostanze stupefacenti". L’autopsia sulla salma di Pierpaolo, fissata per oggi, è slittata a prossima data.