Omicidio Ismaele, in appello chiesto l'ergastolo per i due imputati. Sentenza il 30 maggio

Per la Procura, a carico di Igli Meta e Mario Mema, ci sono le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Gli amici di Lulli: "Giustizia per Ismaele"

Gli amici di Lulli con la maglia che chiede "Giustizia per Ismaele"

Gli amici di Lulli con la maglia che chiede "Giustizia per Ismaele"

Pesaro, 24 gennaio 2018 - Ergastolo per per Igli Meta e Mario Mema (FOTO), i due imputati dell'omicidio di Ismaele Lulli, con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà e sevizie. E' la richiesta della Procura generale di Ancona durante il processo d'appello per i due ventenni albanesi accusati di concorso nell'omicidio del 17enne di Sant'Angelo in Vado (Pesaro Urbino). Ma per la sentenza bisognerà attendere l'udienza del 30 maggio. Tutto rinviato a causa di un impegno dell'avvocato Taormina.

Il povero Ismaele fu legato e sgozzato il 19 luglio 2015 per gelosia nei confronti di Ambera Salji, la ragazza di Meta.

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In primo grado la Corte d'assise aveva inflitto l'ergastolo a Meta, ritenuto l'esecutore materiale del delitto, per omicidio premeditato ma senza aggravante delle sevizie. La pena di 28 anni e 4 mesi era stata invece decisa per Mema, per il quale era stata esclusa la premeditazione, che si trovava con l'amico connazionale al momento dell'omicidio.

Gli amici di Ismaele sino presentati in tribunale con una maglietta con la scritta "Giustizia per Ismaele" (FOTO). La delegazione di concittadini di Ismaele, una ventina di persone, non ha potuto fare ingresso al completo: vengono fatti entrare a rotazione a gruppetti. L'aula è presidiata da polizia e carabinieri ma non si registrano problemi di ordine pubblico.