
Confermata la condanna a cinque anni di reclusione per concorso anomalo in omicidio per Ambera Saliji, 29 anni
Pesaro, 14 maggio 2025 – Confermata la condanna a cinque anni di reclusione per concorso anomalo in omicidio per Ambera Saliji, 29 anni. Questa mattina in Corte di appello ad Ancona è stata pronunciata la sentenza per l’uccisione di Ismaele Lulli, il 17enne ucciso il 19 luglio di 10 anni fa a Sant’Angelo in Vado. La sentenza è arrivata dopo oltre due ore di camera di consiglio. Il processo era a carico della ex ragazza della vittima, presente in aula. Fu lei a inviare a Ismaele un messaggio in cui gli dava appuntamento a una fermata dell'autobus fuori dal paese di Sant'Angelo in Vado.
Di fatto lo consegnò nelle mani di Igli Meta, il suo fidanzato dell’epoca e dell’amico Marjo Mema che, dopo averlo condotto in un bosco, lo legarono a una croce e lo uccisero dopo crudeli torture. I due sono stati condannati in via definitiva all'ergastolo ma la posizione della ragazza era rimasta in sospeso. Venne infatti indagata in un secondo momento e successivamente condannata dal tribunale di Urbino.
Secondo il giudice di primo grado era consapevole di cosa Meta avrebbe potuto fare accettandone il rischio. Il difensore della ragazza è l’avvocato Giovanni Chiarini. “Aspetteremo le motivazioni della sentenza”, ha dichiarato il legale che aveva richiesto la riforma integrale della sentenza di primo grado. “Per oggi va bene così, ma sono ferite che non si potranno mai rimarginare – ha sottolineato Debora Lulli, la mamma di Ismaele, presente in aula, al termine dell’udienza -. Chi è mamma come me può capire cosa sto dicendo”.