Omicidio Pesaro, svelato il movente del killer: “Ho ucciso Pierpaolo, perché mi aveva ingannato. Andava con Julia”

Chiamata surreale alla cameriera dell’hotel dei genitori, per dirle il motivo dell’omicidio e per chiedere di inviargli profumi, bagnoschiuma, crema depilatoria, sigari, la Bibbia, cibo italiano e la foto dei suoi due cani

Pesaro, 3 marzo 2023 - Una telefonata di circa cinque minuti alla cameriera dell’hotel San Marco Mirella è stata fatta stamane da Michael Alessandrini, 30 anni, reo confesso di omicidio, ora in carcere a Timisoara in Romania, dove una settimana fa è stato bloccato durante la fuga verso l’Ucraina.

Alessandrini ha ucciso il 20 febbraio scorso il suo amico Pierpaolo Panzieri con 13 coltellate, quella mortale al collo. La vittima lo aveva invitato a cena nella sua casa di via Gavelli, nel centro storico. Nella telefonata di oggi, il 30enne ha detto alla cameriera il motivo, a suo dire, dell’omicidio. Avrebbe scoperto dalle chat lette nel telefonino di Julia e poi nel cellulare della vittima, che aveva preso mentre Pierpaolo preparava la cena, di una presunta relazione tra i due.

E questo lo ha spinto a prendere il coltello che aveva portato con sé e ad uccidere Pierpaolo per poi fuggire via verso l’Ucraina. Nella colluttazione, Michael ha dichiarato al magistrato romeno, di aver staccato con un morso anche il pollice di una mano di Pierpaolo. Particolare di cui non si ha conferma. La famiglia ha assicurato che invierà al figlio questa merce richiesta il prima possibile. Ma intanto Michael si è dichiarato al giudice seguace di Jahvè (il Dio ebraico) e di avere una missione nella vita: ripulire le città dai corrotti. Non intende tornare a Pesaro perché teme di essere ucciso facendolo passare per un suicidio.