Omicidio San Lorenzo in Campo, i funerali di Sesto Grilli

Basilica piena, il sacerdote: "Un grande dolore per la comunità"

La Basilica di San Lorenzo in Campo piena di gente

La Basilica di San Lorenzo in Campo piena di gente

San Lorenzo in Campo (Pesaro e Urbino), 11 maggio 2019 - Grande partecipazione, oggi pomeriggio, al funerale di Sesto Grilli, il 74enne di San Lorenzo in Campo massacrato di botte e poi soffocato con un cerotto e un cuscino stretto al volto la notte tra il 16 e il 17 marzo, in casa propria, in via Roncaglia, alle porte del paese. Più di trecento persone hanno preso parte in Basilica al rito (FOTO) celebrato dal parroco don Luca Santini, che durante l’omelia ha detto: “C’è grande sofferenza e dolore per un evento che ci ha lasciati tutti perplessi. Ci chiediamo dove può arrivare la mano dell’uomo contro un altro uomo”.

FUNERALE SESTO GRILLI
FUNERALE SESTO GRILLI

Poi un’esortazione a non perdere il senso di fratellanza: “Ognuno di noi ha avuto bisogno di mettere la propria mano in quella di un altro, di chi ci vuol bene. Nonostante la fatica per una morte così dura proviamo a risentire il desiderio di stringere la mano del prossimo”. A fine celebrazione lo stesso don ha voluto esprimere riconoscenza ai carabinieri, riusciti a risalire ai responsabili dell’omicidio (quattro uomini di origine calabrese: due fratellastri residenti a Pesaro, Franco e Nino Deluca di 40 e 28 anni; e altri due nel bolognese, a San Pietro in Casale, Dante Lanza di 33 anni e Massimiliano Caiazza di 29).

“E’ doveroso dire grazie alle forze dell’ordine, che si sono distinte per la loro competenza e che ogni giorno svolgono il proprio prezioso lavoro in silenzio e con grande capacità”. Subito dopo le parole del sacerdote, gli interventi molto toccanti di un rappresentante dell’Associazione Marchigiana Amici della Morra e poi di un membro del comitato di Senigallia della Croce Rossa, due realtà in cui Sesto Grilli era impegnato da molto tempo. Interventi seguiti da due lunghi applausi e un terzo, ulteriore, applauso ha scandito l’uscita del feretro dalla chiesa. Presenti alla funzione anche il sindaco Davide Dellonti, il comandante della locale stazione dei carabinieri Stefano Appignanesi e il commissario coordinatore della polizia locale Media Valcesano Golfardo Carbonari. E’ seguito il trasporto al cimitero di Mondolfo per la tumulazione. Nel comune di Mondolfo vivono, infatti, due fratelli di Sesto: Lieto e Giuseppe. La vittima ha lasciato anche due sorelle residenti nell’entroterra: Maria e Iride.