Omicidio San Lorenzo in Campo, i reperti consegnati al Ris

Scatoloni da ieri a Roma: si punta al raffronto del Dna

La casa del delitto (Fotoprint)

La casa del delitto (Fotoprint)

San Lorenzo in Campo (Pesaro), 24 marzo 2019 - E ora tocca al Ris. Sono partiti ieri mattina, con un veicolo militare, alla volta dei laboratori dei carabinieri del Ris di Roma, 4 o 5 scatoloni contenenti i reperti raccolti dalla Scientifica dell’Arma nella casa di Sesto Grilli, il 74enne di San Lorenzo in Campo barbaramente ucciso (foto) nella notte tra sabato e domenica scorsi. L’autopsia non ha dato ancora risposte definitive, tanto che il medico anatomopatologo ha ancora a disposizione la salma per ulteriori accertamenti.

Tra i reperti inviati a Roma ci sono fondamentalmente tracce biologiche raccolte dai militari sulla scena del delitto. Che significa soprattutto tracce ematiche – le gocce del sangue uscito dal corpo di Grilli, a seguito delle percosse che il pensionato ha subìto. Oltre alle tracce biologiche, quant’altro i banditi potrebbero aver toccato durante la feroce e fatale aggressione. Quindi: il nastro telato con cui hanno legato e imbavagliato (video) Grilli; poi gli indumenti della stessa vittima, che significa fondamentalmente il pigiama e gli slip, unici capi che l’uomo indossava quando è stato aggredito; la coperta che era poggiata sul divano del soggiorno di Grilli, anche quella probabilmente attinta da tracce di sangue.

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La speranza degli inquirenti è che gli specialisti del Ris possano isolare codici di Dna utili, in prospettiva di un disponibile raffronto con quelli dei presunti assassini. Traguardo questo sicuramente non facile, anche perchè bisognerebbe avere a disposizione, dopo averlo isolato, non solo tracce di Dna non appartenenti a Grilli, ma anche quello appunto dei presunti assassini. Che quasi sicuramente indossavano guanti e in teoria potrebbero non aver lasciato nessun tipo di traccia. Ma basterebbe una goccia di saliva, un capello o qualche altro reperto biologico per avere la speranza di un raffronto di Dna.

Indagini (Fotoprint)
Indagini (Fotoprint)

Intanto le indagini procedono a largo raggio. Anche la prossima settimana i carabinieri sentiranno altre persone che conoscevano Grilli e lo hanno visto o sentito nei giorni precedenti al delitto. Mosse classiche, collegate a un’indagine che come detto più volte parte in salita. La procura di Pesaro e i carabinieri stanno lavorando alacremente e fanno di tutto per dare un volto ai responsabili.