Onori ad Andrea Minguzzi nel giorno dell’Aita

L’atleta olimpico di lotta greco-romana sarà premiato al termine della agguerritissima sfida del gioco voluto da Federico di Montefeltro

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di Beatrice Terenzi

Arte, sport e pace. La Festa del Duca Federicus Theatrum oggi omaggerà l’atleta olimpico di lotta greco-romana Andrea Minguzzi. Il campione di Pechino 2008 riceverà una scultura di Ermes Ottaviani. Il Premio Sport e Pace avrà due momenti. Alle 18,30 a Palazzo Ducale Minguzzi sarà intervistato dal direttore artistico Massimo Puliani e poi alla fine del gioco dell’Aita che è la manifestazione popolare inventata e voluta da Federico di Montefeltro ci sarà la consegna del riconoscimento davanti a 3000 persone nell’arena di Borgo Mercatale.

Che valore ha per lei questo premio?

"E’ un premio sia sportivo che umanitario, quindi mi rende molto orgoglioso – risponde Andrea Minguzzi –. Inoltre è un riconoscimento che aumenta la sua importanza perché consegnato durante questa manifestazione prestigiosa".

Conosceva questa rievocazione?

"Di fama, ma non ero mai stato in città durante la festa, mi sono quindi documentato prima di essere invitato a Urbino. Luogo meraviglioso, ancora più splendente in questo periodo in cui viene allestita questa iniziativa storica di grande pregio".

È a Urbino con tutta la sua famiglia, la conosceva?

"Ci ero passato, ma mai fermato, questa occasione è per me e la mia famiglia d’oro. Finalmente posso passeggiare nelle vie e godermi questo meraviglioso paesaggio e questi stupendi monumenti. In questi giorni mi sto vivendo la città come turista ed è bellissimo".

Che ricordi ha dei Giochi Olimpici in Cina?

"Quando ho vinto a Pechino la medaglia d’oro nella lotta greco-romana è stato il giorno più bello della mia vita da sportivo. Le emozioni e la gioia che si sentono e si respirano quando raggiungi il punto più alto della tua carriera restano ricordi indelebili".

Oggi è il giorno anche dell’antico giuoco dell’Aita che si svolgerà dalle 21 a Borgo Mercatale.

"E’ un gioco veramente esistito, inventato da Federico di Montefeltro – spiega Maria Francesca Crespini presidente dell’Ars Urbino Ducale –. Nei periodi di non belligeranza il Duca faceva giocare la legione metaurense per allenarsi e tenersi in esercizio in vista poi delle guerre che i soldati dovevano affrontare nei periodi invernali. Si giocava la prima decade di settembre a Borgo Mercatale e noi lì la giocheremo anche stasera. Lo scenario sarà diverso, prima c’erano dei fossati tutti intorno, noi abbiamo allestito delle fosse d’acqua. Il gioco è una sorta di lotta greco-romana, ma anche di rugby e wrestling. Un po’ anche palla prigioniera, ma senza palla. Un’attività che è durata per 400 anni, fino al 1631 quando subentrò lo Stato Pontificio che decise di abolirla, perché considerata una pratica troppo violenta".

Per l’occasione oggi si misureranno veri atleti di lotta greco-romana e rugby provenienti da tutta Italia. "Per giocare bisogna correre, saltare e lottare – continua la Crespini –. Al termine ci sarà uno spettacolo pirotecnico molto suggestivo".

Info www.urbinofestadelduca.it