MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Operai infedeli alla Biesse. Rubavano materiali e attrezzature. S’indaga sul giro di ricambi

Due dipendenti denunciati dalla polizia che ha fatto un blitz in azienda la settimana scorsa. La refurtiva veniva utilizzata per attività extralavorativa. Ora si cerca di capire il contesto

Una parte del materiale sequestrato. Sopra, lo stabilimento della Biesse. Sotto, il presidente Roberto Selci

Una parte del materiale sequestrato. Sopra, lo stabilimento della Biesse. Sotto, il presidente Roberto Selci

Pesaro, 4 giugno 2025 – Due macchine della polizia la settimana scorsa hanno infilato i cancelli della Biesse a Chiusa di Ginestreto. Ed hanno preso il viale che conduce al capannone dei ricambi. Sono andati dentro ed hanno prelevato un dipendente di una cinquantina di anni che vive a Montecchio. L’accusa nei suoi confronti è quella di furto di materiale. E’ stata effettuata anche una perquisizione domiciliare e nella cantina della abitazione sono stati trovati pezzi di ricambio che la grande aziende produce.

Nella fabbrica-villaggio gli agenti si sono mossi a colpo sicuro e cioè verso il magazzino ricambi tra un po’ di stupore di quelli che hanno visto arrivare i poliziotti. Gli agenti hanno prelevato il dipendente residente a Montecchio che è stato interrogato e quindi rilasciato. Dopo gli interrogatori è emerso anche un secondo indagato "ma di questo non sappiamo ancora il nome perché stiamo aspettando riscontri dalle autorità", dice il presidente della Biesse Roberto Selci.

Una vicenda che, stando alle indiscrezioni dall’interno della fabbrica, potrebbe avere evoluzioni perché la magistratura, assieme agli investigatori della polizia, starebbe indagando su questo strano giro di ricambi e su quante persone sono coinvolte. Insomma il perimetro delle indagini non si fermerebbe solamente alle due persone che in questo momento devono rispondere dell’accusa di furto. E’ emerso infine che il materiale – che ha un valore piuttosto rilevante secondo la ricostruzione degli inquirenti – veniva utilizzato per attività extra lavorative. Ma ora la questione è stabilire da quanto tempo va avanti questo mercato nero dei pezzi di ricambio per le macchine per la lavorazione del legno è ancora da stabilire

Fra l’altro anche un problema che riguarda l’organizzazione della Biesse che ora si vedrà costretta a prendere provvedimenti su questi due dipendenti infedeli. Il giro sarebbe legato a personale che va all’interno delle fabbriche per controlli sui macchinari prodotti da Biesse proponendo ‘sconti’ sui pezzi di ricambio caricandoci poi sopra anche le ore di lavoro. Non è la prima volta che accadono situazione di questo genere all’interno della Biesse: un altro caso simile qualche anno fa. Da chiarire chi ha messo in moto la polizia: la stessa azienda, oppure è arrivata qualche segnalazione esterna? Sta di fatto che già la scorsa settimana il nome del montecchiese era stato già segnalato ai vertici dell’azienda e all’ufficio personale.

m. g.