Ora parlino gli imprenditori illuminati

(....) Bandiera che fin lì era stata ammainata lasciando campo libero alla minoranza privata dell’azienda. E siamo dunque arrivati all’assemblea di ieri, alla quale gli amministratori pubblici hanno partecipato con ben altre intenzioni. Qualcosa è cambiato. E non è poco, visto l’andazzo. Intanto è stata messa la pietra tombale sugli aumenti: è vero che il cda ci aveva già rinunciato ma era giusto che fosse l’assemblea dei soci a rimangiarsi il voto della vergogna. Lo ha fatto, sebbene con qualche distinguo e con la conferma di alcuni ruoli ormai consolidati: come quello di Maurizio Gambini, sindaco di Urbino e sodale dell’amministratore delegato Mauro Tiviroli sempre, comunque e a qualsiasi costo.

Il discorso della discarica di Riceci è più complesso e rischia di diventare uno scandalo dopo l’incredibile intervista ad Ambrogio Rossini uscita domenica sul Carlino. Rossini è il patron della Cartiera Ciacci di San Marino, che detiene il 60% delle quote di Aurora, la società che ha presentato il progetto della discarica e in cui il socio di minoranza è Marche Multiservizi. Rossini ha detto: "Il nome non lo svelo, ma un giorno qualche politico è venuto a casa mia dicendo: signor Rossini, ci sta a creare una società per costruire una discarica a Riceci? Io ho risposto di sì insieme a Marche Multiservizi. E ho avuto garanzia che se non si fa, qualcuno dovrà pagare le spese". Insomma: o Rossini millanta o qualcuno si è arrogato il diritto – senza averlo – di vendere un pezzo di territorio a un imprenditore che – sarà un caso – già mesi fa era quasi riuscito a portare i suoi rifiuti nella discarica di Ca’ Asprete. Ora che qualcosa è cambiato, una cosa del genere i nostri amministratori non possono che fermarla.

Per concludere, lasciamo da parte la politica. In questa partita un ruolo lo hanno anche gli imprenditori ed è evidente che da mesi Alessandra Baronciani abbia trascinato Confindustria al traino di Marche Multiservizi. La nostra provincia può vantarsi di avere una serie invidiabile di imprenditori illuminati; ecco, dai vari Vittorio Livi, Roberto Selci, Franco Signoretti e anche Valter Scavolini ci aspettiamo parole chiare: può essere ridotto a questo il ruolo di Confindustria? Può Confindustria essere lo sponsor di una discarica fatta così, a qualunque costo?

Roberto Fiaccarini