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Ospedale: "Dove sono finite le belle promesse di Baldelli?"

"Le uniche due strutture minori che la giunta ha privilegiato sono quelle di Pergola e Cingoli".

Ospedale: "Dove sono finite le belle promesse di Baldelli?"

Torna a parlare di sanità con una sua circostanziata nota l’ex capogruppo Regionale del Pd, Ninel Donini: "Quello che sta accadendo nella giunta regionale e nella maggioranza non può non preoccupare e non avere conseguenze per la vita dei cittadini. E dire che nella campagna elettorale del 2020, le forze di centrodestra, nella nostra provincia, come in tutta la regione, assicurarono di invertire la rotta della giunta Ceriscioli. Così focalizzano l’attenzione sugli ospedali minori, in particolare i cosiddetti poli ospedalieri, si impegnano a riaprire tutti quelli che erano stati chiusi o trasformati, garantiscono la presenza del personale necessario, dipendente o a gettone, posti letto che aumentano a piacimento del programmatore, come estratti da un cilindro. Non avverrà niente di tutto questo, ma gli elettori non lo sanno e si fidano. Intanto le liste d’attesa crescono a dismisura e diventano così lunghe che chi può permetterselo ricorre al privato, chi non può, rinuncia a curarsi. Ma secondo l’assessore non esistono particolari criticità! Gli unici due punti fermi sono, al di fuori di fuori di ogni legge nazionale vigente, sono il potenziamento di due ospedali nelle cittadine in cui i due assessori, Saltamartini e Baldelli, sono stati sindaco, cioè Cingoli e Pergola. Poi accade qualcosa di imprevisti ed emblematico che rivela la fragilità di certe scelte. Per l’ospedale di Pergola viene prevista ed impegnata una somma di trenta milioni, per la costruzione anche di nuove quattro sale operatorie. L’attuale dirigente dell’area chirurgica dell’ospedale di Pergola, è poi intervenuto ricordando che a Pergola saranno possibili solo interventi in regime di daysurgery o programmati per il fine settimana. Quali sono le riflessioni che hanno indotto l’assessore ad una decisione che non pare utile? Non sarebbe stato più opportuno utilizzare quei fondi per la sistemazione l’ospedale di Cagli? Si ipotizza, invece, per Cagli, la costruzione di un nuovo stabile, con i fondi del Pnrr ma poi, diminuendo tali fondi, si è optato per finanziamenti della Regione, senza reali limiti di tempo. C’è il rischio che per un periodo non saranno funzionanti ne’ il vecchio ne’ io nuovo manufatto".

Mario Carnali