Pesaro, progetto Renco per il nuovo ospedale di Muraglia

La Regione: "Valuteremo fra due proposte"

Giovanni Gasparini con il presidente della Regione Luca Ceriscioli (Fotoprint)

Giovanni Gasparini con il presidente della Regione Luca Ceriscioli (Fotoprint)

Pesaro, 16 aprile 2018 -  La Regione conferma le anticipazioni del Carlino. Il 26 marzo è arrivata la candidatura da parte di un raggruppamento temporaneo di imprese pesaresi con Renco S.p.a. quale mandataria. Quindi sono due le proposte presentate per il nuovo ospedale di Muraglia. Entrambe prevedono la localizzazione del nuovo complesso ospedaliero nella stessa area dove sorge l'attuale ospedale. Si tratta di un'area già di proprietà pubblica, senza la necessità di espropri e urbanisticamente con destinazione sanitaria; con evidenti vantaggi sia di tipo economico sia procedurale-autorizzativo e quindi con una drastica riduzione dei tempi amministrativi. La Regione valuterà la soluzione più aderente alle proprie esigenze. Quella giudicata migliore verrà posta a base di gara, dove potranno essere proposte ulteriori migliorie. Si prevede di terminare questa fase entro questa estate, per pubblicare il bando il prossimo autunno.

Interpellato, Giovanni Gasparini, il presidente della Renco spa, conferma tutto: «Il 26 marzo, con un’associazione di imprese, abbiamo presentato un project financing per il nuovo ospedale di Muraglia».

Che società partecipano?

«Renco, in particolare, parteciperà all’investimento in quota del 49%, Siram del 34,8%, Papalini del 7,3% e Linea Sterile dell’8,9%. Ovvero sia aziende pesaresi sia importanti aziende specifiche per i servizi».

Per fare cosa?

«Abbiamo presentato un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero Marche Nord, attraverso un project financing light, con un numero limitato di servizi annesso».

Che dimensioni avrebbe l’ospedale secondo il vostro progetto?

«Un numero complessivo di 612 posti letto e un’estensione totale di 102.600 mq, 7,5 ettari circa. Previste 28 sale operatorie di cui 13 ordinarie 4 dedicate alla natalità e 11 di day/surgery-ambulatori chirurgici. Oltre 40 postazioni di terapia intensiva, 90 ambulatori. E per finire 4500 mq di pronto soccorso».

Avete presentato il progetto alla Regione?

«In realtà all’azienda ospedaliera Marche Nord, che ha la proprietà del polo ospedaliero».

I servizi?

«Le aziende promotrici e realizzatrici dell’ospedale avranno per 25 anni la convenzione ai servizi. A Renco e Siram, in linea con il nuovo codice degli appalti, spetterà occuparsi del servizio di manutenzione e gestione energia. Mentre a Papalini spa andrà il servizio di pulizie e sanificazione e a Linea Sterile il servizio di sterilizzazione e ‘lavanolo’».

Un’operazione importante.

«Direi proprio di sì, ma anche un’operazione trasparente, direi decisamente stimolante per un imprenditore e per un’azienda come la Renco».

Nel senso del settore, del progetto o del luogo dove investite?

«Sicuramente per il fatto che possiamo realizzare il più grosso investimento nel territorio in cui la società è nata e di cui fa parte. La nostra è un’azienda che lavora in tutto il mondo, che ha centinaia dipendenti sparsi per i vari continenti. Ma fare una cosa così a Pesaro è importantissimo».

Per il legame con il territorio?

«Certo, metteremo a disposizione della collettività le nostre capacità di lavoro e di finanziamento, con compagni di viaggio di altissimo livello imprenditoriale».

Altre particolarità del progetto?

«Non mancheranno i parcheggi: 65.000 mq circa che consentono di gestire circa 2500 utenti tra auto e moto e un’area verde di oltre 15.000 mq».

La procedura è però complessa.

«La proposta presentata dalla nostra associazione di imprese dev’essere valutata ed accettata dalla Regione. E una volta definita nei particolari sarà messa a gara».

Niente è scontato, dunque.

«È uno degli aspetti del project financing che può complicare le cose, ma anche dare più soddisfazioni imprenditoriali. Alla fine il promotore può decidere cosa fare- Peraltro noi abbiamo presentato una versione light. Con pochi servizi».

I tempi?

«Una volta aggiudicati i lavori dovranno concludersi nel giro di 5 anni e 5 mesi».