GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Ospedale, un cantiere “fa fuori“ i parcheggi

Dubbi anche dal consigliere regionale Micaela Vitri: "Bisognava prevederlo". E poi perplessità sull’iter amministrativo edilizio

Dubbi anche dal consigliere regionale Micaela Vitri: "Bisognava prevederlo". E poi perplessità sull’iter amministrativo edilizio

Dubbi anche dal consigliere regionale Micaela Vitri: "Bisognava prevederlo". E poi perplessità sull’iter amministrativo edilizio

Il cantiere per la nuova palazzina delle emergenze-urgenze è partito, e con esso le prime rimostranze. Per chi non lo sapesse, dietro l’ospedale di Urbino, in un piazzale poco visibile dalla strada attorniato su due lati dall’ospedale stesso e su un terzo lato dalla Rsa Montefeltro, finora usato come parcheggio dipendenti, sorgerà un edificio tutto nuovo che diventerà l’ala del nosocomio deputata appunto ai reparti di emergenza e urgenza. Un intervento edilizio annunciato da tempo dalla Regione che finalmente prende il via. Qualche giorno fa infatti è stato recintato il cantiere, coi relativi cartelli di divieto d’accesso ai non addetti ai lavori. Cartelli e recinzioni che però hanno necessariamente incluso, e dunque eliminato, non solo le decine di posti auto riservate ai sanitari che lavorano in ospedale, ma anche dodici stalli pubblici fruiti in particolar modo dai visitatori della Rsa. Una situazione che ha colto alla sprovvista in molti, come denuncia la consigliera regionale del Partito Democratico Micaela Vitri: "L’inizio di questo cantiere ha lasciato perplessa non solo me, ma anche diversi dipendenti del nosocomio urbinate, che dall’oggi al domani si ritrovano a dover cercare un posto auto con molta difficoltà, riempiendo tra l’altro tutto quello adiacente della residenza per anziani. Sicuramente sarebbe stata buona cosa cercare una soluzione alternativa per le decine di posti mancanti prima del cantiere, ma ciò che lascia più dubbi sul cantiere è il cartello ufficiale che si trova affisso all’esterno, che dovrebbe contenere tutti i dati della ditta, dell’appalto e dei lavori. Innanzitutto vi è la data di inizio lavori ma non quella di fine, cosa preoccupante. E poi viene citato come permesso di costruire una semplice CILA (comunicazione inizio lavori asseverata) che non prevede l’esame dell’ufficio urbanistico e della commissione edilizia. Mi sono consultata con dei tecnici, i quali mi hanno confermato il fatto che non ci risulta possibile che per l’erezione di una palazzina di oltre 5 milioni di euro, che non è lo spostamento di un tramezzo, non basti la CILA. Quindi mi chiedo: possibile che sia stato scavalcato totalmente l’ufficio urbanistica del Comune? O, se fosse stato coinvolto, nessuno si è reso conto che sono necessari dei parcheggi alternativi? Tutto mette in luce il fatto che l’ufficio tecnico comunale non è intervenuto come doveva".

gio. vol.