Ospedale unico a Pesaro, il Comitato Residenti: "Non a Muraglie"

Preoccupano l'aumento dell'inquinamento atmosferito e sonoro in una zona tranquilla. "Meglio la nuova ipotesi Case Bruciate"

Una corsia di ospedale

Una corsia di ospedale

Pesaro, 4 maggio 2021 - Nuovo ospedale, i residenti della zona Muraglia - Montegranaro alzano gli scudi: “Che sia una struttura provinciale o locale, esprimiamo la nostra decisa contrarietà”, scrivono Walter Donati, Massimiliano Nardi e Piero Vimini, rappresentanti del Comitato residenti contro l'ospedale a Muraglia”. Il comitato spiega perché: la zona è “un quartiere residenziale densamente popolato, scelto  per le elevate caratteristiche ecologiche e di tranquillità, al fine di poter scongiurare l'inevitabile considerevole inquinamento atmosferico ed acustico, sin dalla costruzione, oggi unanimemente riconosciuto come responsabile  principale di numerose gravi patologie forse anche del Covid 19”. E ricordano che Pesaro è già una delle città più inquinate delle Marche, forse proprio la più inquinata.

Secondo il Comitato sono dunque tre le principali motivazioni per osteggiare la nuova realizzazione: zona verde protetta ai piedi del colle Ardizio, molto frequentata dai  pesaresi nel tempo libero, le criticità idrogeologiche e il nodo viabilità.

Il Comitato appoggia le nuove ipotesi che si sono affacciate in questi ultimi giorni: “Che senso avrebbe costruire un nuovo ospedale in sostituzione del San  Salvatore, spostando la sede all'estremo sud del bacino d’utenza (Pesaro, Montelabbate, Vallefoglia, Gabicce Mare) ? La recente ipotesi Case Bruciate sarebbe, invece,  decisamente più baricentrica”, argomentano. “Troviamo altresì singolare  che la nuova Giunta di centro-destra possa realizzare – affondano - la costruzione di un Ospedale provinciale  o  locale  nella stessa sede  scelta dalla giunta precedente (PD),  cui l’elettorato, anche pesarese, ha sensibilmente ridotto - probabilmente anche per tale rilevante motivo - il proprio consenso reclamando così una generalizzata discontinuità”.

E rilevano: “Auspichiamo che la classe politica locale (regionale e comunale), soprattutto centro-destra e 5 Stelle   ponga sempre più al primo posto la salute dei loro cittadini contrastando ovunque le sorgenti inquinanti;  degli ospedali -così tanto pretesi da taluni - si avrebbe sicuramente una minore necessità. Come al solito prevenire è sempre più efficace e meno oneroso che curare”.