Paese dei Balocchi 2018 a Fano, ecco il programma

Don Antonio Loffredo sarà protagonista della XV edizione della manifestazione dedicata all'arte e in programma dal 17 al 20 agosto

Il sindaco Massimo Seri con Daniele Brocchini e tutti protagonisti del Paese dei Balocchi

Il sindaco Massimo Seri con Daniele Brocchini e tutti protagonisti del Paese dei Balocchi

Fano, 21 luglio 2018- Il parroco del rione Sanità di Napoli, don Antonio Loffredo, sarà il sindaco della XV edizione del Paese dei Balocchi, in programma dal 17 al 20 agosto a Bellocchi, in piazza Bambini del Mondo. Don Antonio, che si è servito dell'arte per cambiare il destino di tanti giovani del rione Sanità, interpreta alla perfezione il tema di quest'anno della manifestazione: l'arte in tutte le sue forme, come occasione di riscatto personale e come strumento per salvare vite umane. “Un sacerdote, don Antonio Loffredo, che in quel rione, dove vivono 80mila persone con una dispersione scolastica del 30% -spiega l'ideatore e l'organizzatore de Il Paese dei Balocchi Daniele Brocchini- è riuscito a far riaprire le catacombe di San Gaudioso prima e San Gennaro poi, portando i visitatori dai 3-4mila iniziali ai 100mila del 2017 e a creare tantissimi posti di lavoro: ristoranti, pizzerie, negozi di oggettistica, strutture ricettive”. Don Antonio Loffredo racconterà, sul palco di piazza Bambini del Mondo, di come sia riuscito ad attuare questo cambiamento e di come, al suo arrivo nella chiesa di Santa Maria della Sanità, abbia avuto l’intuizione di far capire ai giovani le bellezze artistiche e architettoniche del loro rione Sanità. Con audacia ha convinto quei giovani a riappropriarsene perché ristrutturare, dipingere e valorizzare avrebbe voluto dire crescita economica e occupazionale. Come una catena della speranza sono nate, in breve tempo, varie cooperative di giovani (molti di loro reduci da un percorso di riabilitazione da tossicodipendenza), collaborazioni con professionisti del settore e sono stati restaurati 11mila metri quadrati di beni artistici. “Le pietre scartate spesso possono diventare pietre preziose -commenta don Antonio-. 'Sanità’ era conosciuto solo per la cronaca fino a qualche tempo fa, oggi invece è molto di più e questo perché i ragazzi hanno cambiato gli obiettivi. Ora sanno che un futuro è possibile, ora sanno l’importanza di studiare per crearsi un domani e hanno capito l’importanza di fare squadra”. Nei ragazzi, secondo don Antonio, è nata la voglia di apprendere e conoscere e di fare qualcosa per il proprio paese. Accanto al restauro e alla riapertura delle catacombe sono sorte scuole di musica, corsi di danza e teatro e sette di quei giovani sono riusciti ad entrare in Conservatorio. Tutto questo è stato sintetizzato nello slogan “Impara l’Arte e non metterla da parte” e tradotto, dallo studio Qb Comunicazione e dal fotografo Wilson Santinelli, in un'immagine coloratissima che è la riproposizione di un quadro di Keith Haring. Immagine nella quale sono rappresentate quattro espressioni artistiche (danza, teatro, musica e scrittura) rese dinamiche dal sorriso di Chiara Omiccioli, Veronica Costanzi, Emma Filippini e Camilla Santinelli, atlete dell’Asd Alma Juventus Ginnastica Fano.