Palas, tribunale, Orti Giulii Le magnifiche incompiute

Anche per il teatro, con i lavori non conclusi alla sala della Repubblica, c’è incertezza. Il terreno non è solido. E ogni volta, i costi, lievitano

Migration

di Roberto Damiani

"Non si fanno incompiute a Pesaro" dice il sindaco Ricci. Il proposito è ottimo, la realtà è un’altra: ci sono già. L’ex tribunale di via San Francesco, in fase di ristrutturazione dal 2011, il teatro Rossini, ristrutturato nella parte riguardante una sala al primo piano, dove ci sono ancora gli operai mentre ci si è accorti che il terreno sotto non è più solido come si credeva, e il vecchio Palas di via dei Partigiani, che doveva essere terminato per il Rof del 2018, poi slittato all’anno dopo, poi al ’20, al ’21 e ora non si sa, incombono troppe variabili che non garantiscono né tempi certi né costi altrettanto garantiti. E non scomodiamo gli Orti Giulii, dove da quindici anni è tutto abbandonato dopo averci speso 500mila euro. Ogni tanto si parla di ultimare i lavori, ma rimane una battuta.

Partiamo allora dal vecchio palas di via dei Partigiani. Doveva costare, secondo l’importo contrattuale, 3 milioni 290mila euro, di cui 1,2 milioni li metteva la famiglia Scavolini. Il progetto definitivo del 2015 lo aveva firmato l’architetto del Comune Nardo Goffi, quello esecutivo l’architetto Lucio Camboni. Ma dal 2015 fino al 2019, i lavori sono rimasti fermi per due ragioni: il progetto esecutivo non era allineato a quello definitivo e poi le prescrizioni antisismiche sono cambiate.

Questo ha portato a far iniziare i lavori il 14 ottobre del 2019, e fino a quel momento il progetto esecutivo non presentava variazioni. Ma una volta partiti, con la ditta edile Gm di Fano, le cose ben presto sono cambiate con una costante lievitazione dei costi che oggi sono arrivati al 9 milioni di euro il triplo. Ma è una previsione. Fino ad ora, sono stati spesi 6 milioni di euro ma l’interno è tutto da rifinire. Questa esplosione di costi, che non hanno più nulla a che fare con l’iniziale gara d’appalto, essendo moltiplicati di tre volte, ha comportato in corso d’opera una "accettazione" continua dell’aggiornamento prezzi pur di non bloccare il cantiere. Ieri, alcuni muratori stavano rifinendo la parete esterna ma dalle aperture si vede che l’interno è tutto da fare. Servono almeno tre milioni, ma c’è una novità. Ci sarebbe un forte interessamento per acquistare gli spazi commerciali del piano terra, pari a circa 1000 metri quadrati. Si sarebbero fatti avanti farmacie, bar, ristoranti, negozi di sport. Se alle intenzioni corrisponderà anche la firma per acquistare gli spazi commerciali, il Comune conta di incassare almeno 2 milioni di euro. Per 1,7 milioni ci pensa a garantirli il Gse mentre altri 1,2 milioni li mette sempre la famiglia Scavolini. Tempi di consegna non detti ma temuti: 2024

Per l’ex tribunale, si sta progettando il museo nazionale della motocicletta con 2 milioni di euro già messi a disposizione dal ministro Franceschini. Invece Asi, l’associazione italiana dei mezzi storici, garantisce un centinaio di moto provenienti dall’ex museo Morbidelli. Dunque, manca il progetto, serve il via libera della Soprintendenza, si deve fare l’appalto, con la speranza che non finisca come l’ultimo con denunce e cause civili. Azzardare delle date di consegna sarebbe come credere all’oroscopo del giorno.