Palazzo Mazzolari Mosca Restauro per 8 milioni ma al posto dei turisti ci saranno i muratori

Gli interventi sono previsti soprattutto nel corso del prossimo anno quando Pesaro sarà invasa per la Capitale italiana della cultura. A settembre l’appalto con impalcature e camion in via Rossini.

Palazzo Mazzolari Mosca  Restauro per 8 milioni  ma al posto dei turisti  ci saranno i muratori

Palazzo Mazzolari Mosca Restauro per 8 milioni ma al posto dei turisti ci saranno i muratori

di Roberto Damiani

Palazzo Mazzolari Mosca in via Rossini va restaurato internamente, dalle stanze agli affreschi. L’esterno è già stato fatto anni fa. Il costo preventivato è di 8 milioni e 630mila euro, soldi che arriveranno col Pnrr a favore di un immobile storico di proprietù comunale dopo averlo avuto in dono dalla marchesa Vittoria Mosca nel 1885. Il problema è un altro: ma quando si faranno i lavori? Se mancano 8 mesi al 2024, l’anno di Pesaro capitale italiana della cultura, qui siamo molto indietro con la scaletta di marcia. Si rischia di far arrivare i turisti nei palazzi storici della città con i muratori e le carriole come guide. Anzi, questo è certo. Se si seguono le tempestiche del Pnrr,che non sono quelle di Pesaro capitale della cultura, l’ammissione definitiva al finanziamento è condizionato da due fattori: aggiudicazione definitiva degli appalti pubblici entro settembre 2023, ma entro il 30 luglio 2023 ci deve essere l’affidamento dei lavori che coincide con la data di stipulazione del contratto. Poi entro il 30 settembre 2024 ci dovrà essere il termine intermedio entro il quale si dovrà aver realizzato almeno il 30 per cento delle opere. Infine entro il 31 marzo 2026 dovrà essere trasmesso il certificato di collaudo, in linea con il termine di conclusione del Pnrr. In pratica, stando al Pnrr, il 2024 sarà un palazzo-cantiere del tutto impraticabile ai turisti. Ma intanto va al rallentatore anche il piano di elaborazione degli atti amministrativi. La conferenza dei servizi si è conclusa il 30 marzo con un esito positivo ma accompagnate da diverse prescrizioni. La principale è quella della Soprindentenza di fronte al progetto di realizzare un ascensore nel palazzo: "...sulla localizzazione dell’ascensore principale con particolare riguardo allo sbarco al piano secondo, si dovrà essere proposta una soluzione alternativa, attesa la rilevanza dell’ambiente e degli elementi in esso contenuti che andrebbe a

coinvolgere".

Per il progetto esecutivo (che riprende quello definitivo), l’amministrazione comunale si è affidata ad un team esterno, composto da Società di Ingegneria e Architettura Acale Srl di Ancona, capofila di altre società di progettazione come la Relevo srl di Corciano, provincia di Perugia, e dalla restauratrice Laura Petrucci di Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, per un importo complessivo di 169.977 euro.

Ma andando ad esaminare meglio le varie spese si vede che per il restauro di infissi, facciate, vanilocali occorreranno 2.541.950 euro, per i consolidamenti strutturali altri 837.800 euro, per il restauro delle decorazioni serviranno 425.050 euro, per gli impianti tecnologici serviranno 2.138.830 euro, per un totale di 5.943.630 euro. Inoltre per le spese tecniche è stato prevista l’analisi per la vulnerabilità sismica per un costo di 106.430 euro, per il restauratore dei Beni cultarli 70.000 euro, ma soprattutto per la progettazione esecutiva architettonico-strutturale ed impiantistica, direzione lavori, contabilità, sicurezza, antincendio, diagnosi e certificazione Energetica, collaudi e consutivo scientifico un ammontare di 875.380 euro. Per la progettazione definitiva occorrono altri 278.569 euro per un totale di 1.330.380 euro di spese tecniche. Non è finita qui: gli allestimento degli spazi museali richiederanno 200.000,00 euro, le spese per spostare le opere d’arte saranno di 45.000,00, i lavori in economia costeranno 280.488 euro e gli imprevisti non quantificabili potranno arrivare a 45.252 euro. Ma a questo punto è chiaro che dall’affidamento del finanziamento del Pnrr nel gennaio 2022, per 8 milioni di euro (gli altri 600mila li mette il Comune) ad oggi, un anno dopo, la conferenza dei servizi ha detto sì ma nel 2024 i turisti potranno ammirare più impalcature che palazzi. Quello che un tempo sarebbe stato un vanto, i tanti cantieri, adesso sta diventando un impiccio.