"Parcheggio fuori uso per un cantiere fermo"

La denuncia del 70enne fanese Baldassarretti a proposito dell’area pubblica dietro la stazione occupata dai mezzi di una ditta

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FANO

di Tiziana Petrelli

"Ma è possibile che con la penuria di parcheggi in zona mare e stazione, si debba vedere un’area pubblica chiusa perché occupata dai mezzi di un cantiere fermo?". Non piace a Valter Baldassarretti, 70enne fanese, l’immobilismo con cui vede amministrare la sua città. Lui, ex dipendente Eni, con incarichi di responsabilità operative sulle piattaforme degli impianti petroliferi del colosso mondiale, non tollera l’inefficienza di quelli che definisce burocrati. "Fano è un disastro" dice il pensionato che ha passato gli ultimi 10 anni di lavoro in Kazakistan a coordinare 40 mezzi navali da una piattaforma nel mar Caspio, per garantire l’operatività continua del maggior impianto di perforazione al mondo. "Noi siamo persone abituate che, quando c’è da operare in mare, si deve fare. subito, nel minor tempo possibile e bene - dice - qui a Fano invece è un disastro perché i burocrati che rimandano sempre gli interventi non sanno cos’è l’operatività. Vogliono incentivare l’uso della bicicletta e per farlo riducono le aree di sosta ma di contro non rendono la città sicura per i ciclisti".

Lo spunto di questa sua riflessione sono i mezzi di lavoro e il materiale (della ditta incaricata dei lavori di bonifica della rete idrica nella zona mare) parcheggiati da mesi dietro la stazione, in un’area di sosta sottratta alla collettività. "Non c’è lungimiranza - sottolinea Baldassarretti -. In previsione dell’estate e con il rinnovarsi dell’annoso problema della carenza di parcheggi, avrebbero dovuto spostare il cantiere o chiedere a qualche ortolano se ‘prestava’ un terreno per farci un parcheggio… ce ne sono tanti liberi. Non si può occupare così un parcheggio pubblico. Per portare i nipoti al mare ai Bagni Sergio nel weekend, da Sant’Orso devo andare a piedi?".

Da quando è tornato in pianta stabile a Fano, Baldassarretti non perde occasione per segnalare al Comune tutto ciò che non va. "E’ un disastro - dice -. Mi stanno precludendo di andare in bicicletta da Sant’Orso al mare. Se vado nella nuova pista ciclabile di via IV novembre, col mal di schiena che ho mi devo fermare in viale Gramsci e fare via Garibaldi a piedi, perchéé sopra i sampietrini i ciclisti si rompono la schiena. Per non parlare di viale Battisti che è un disastro in due ruote. Se faccio un’altra strada è pure peggio: via Papiria, via Goffredo Mameli, via Gabrielli, via Vittorio Veneto fino ad arrivare alla stazione piena di avvallamenti e tombini pericolosi. Alcuni giorni fa ho mandato una mail al comune per segnalare quelli in via Gentile da Fabriano e davanti alla caserma dei vigili del fuoco nella nuova rotatoria sulla Flaminia… dove se uno ci va sopra con lo scooter ci si ammazza. Mi stupisce che il sindaco che ci passa tutti i giorni non l’abbia vista. Questa amministratore non ha occhio, non c’è nessuno che abbia davvero a cuore la sicurezza del cittadino".